Economia

Scatta il taglio sul reddito di cittadinanza: per chi cambia l'assegno

L'importo sul Reddito di cittadinanza subirà dei tagli a causa di due nuove prestazioni Inps che faranno parte del Siuss: ecco cosa significa e cosa cambia

Scatta il taglio sul reddito di cittadinanza: per chi cambia l'assegno

Ancora una volta, come accaduto in passato, l’importo del Reddito di cittadinanza potrebbe ridursi presto per alcuni nuclei familiari. La "colpa" è dovuta a cambiamento in ambito operativo. L’Inps, infatti, ha incluso due nuove categorie di contributi economici nel "Siuss", il "Sistema informativo unitario dei servizi sociali" come documentato da Money con il messaggo Inps n. 1244/2022, con cui è avvenuta l’aggiunta ai due benefici. Queste misure, adesso, saranno considerate nel calcolo del sussidio statale.

Quale sarà la riduzione

Di solito, quando viene calcolato l’importo del reddito, si tiene conto di eventuali altri bonus che il nucleo familiare percepisce come sostegno al reddito. In questo caso, l’integrazione che spetta a titolo di reddito di cittadinanza sarà ridotta a causa per la regola che vuole come il reddito familiare sia "calcolato al netto delle prestazioni assistenziali indicate dall’Isee, ma con l’aggiunta di quelle in corso di godimento". Il sussidio prevede due differenti componenti: da una parte, l’integrazione al reddito familiare e dall’altro il rimborso per le spese di affitto per un importo massimo di 280 euro mensili. Come alternativa, la famiglia può ricevere un contributo inferiore di 150 euro al mese come rimborso per la rata del mutuo.

Adesso, però, la "Quota B" del reddito di cittadinanza non può essere compatibile con il bonus affitto pagato dai Comuni con le risorse nel "Fondo nazionale sostegno delle locazioni (Legge 431 del 1998)", come stabilisce l’articolo uno, comma sei, del decreto approvato il 19 luglio 2021 dal ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Quindi, come comunicato dall’Inps, da adesso in poi i Comuni dovranno trasmettere al Siuss "i dati riferiti alla percezione di tale contributo, indicando la data d’inizio e di fine erogazione, nonché l’importo mensile erogato al cittadino". Questo Sistema informativo è lo stesso con cui l'Istituto Nazionale traccia tutte le prestazioni sociali agevolate erogate nei confronti dei cittadini, sia dall’Istituto stesso che dagli enti territoriali. Adesso, quindi, l’Inps sarà informato sulle famiglie che percepiscono il sostegno per l’affitto erogato dal Comune così da tagliare quella parte di reddito di cittadinanza pagata come rimborso per le spese di affitto.

Reddito di cittadinanza su province autonome

Questa misura interessa soltanto una minima parte di chi percepisce il sussidio. L’Inps, infatti, si riferisce alle misure delle Province autonome con "finalità analoghe a quelle del reddito di cittadinanza". Nello specifico, si trovano le misure finanziate dalla Province autonome di Trento e Bolzano dal 1° gennaio 2022: chi riceve queste misure subirà quindi una decurtazione del reddito di cittadinanza come previsto dalla normativa perché le due prestazioni non possono essere cumulate.

Come per l'affitto, la comunicazione dovrà essere inviata al Siuss entro i 15 giorni dal loro riconoscimento: questo compito non spetta alle famiglie ma agli enti erogatori.

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