"Tariffe del gas verso un calo del 40%"

Giorgetti annuncia che le bollette saranno più leggere da febbraio

"Tariffe del gas verso un calo del 40%"

«Non voglio dire cose che poi non si verificheranno, ma contiamo che da inizio febbraio» i costi del gas possano scendere di circa il 40%, anche in bolletta. Il ministro all'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un convegno organizzato dalla Lega ieri a Milano, ha confermato che la recente discesa dei prezzi del gas sotto i 60 euro/megawattora (minimi da dicembre 2021) si rifletterà anche sui prezzi. Nella prossima riunione, secondo quanto si apprende, l'Arera dovrebbe confermare un taglio del 40% ai prezzi del gas dal 3 febbraio per gli utenti del mercato tutelato.

Il titolare del dicastero di Via XX Settembre ha inoltre ribadito che il governo è al lavoro su «un meccanismo per il quale si paghi a un prezzo che ho definito politico i consumi in linea con i precedenti e con prezzi che seguono il mercato le eccedenze, per premiare i virtuosi e chi risparmia nei consumi». In sostanza, si dovrebbero applicare tariffe minime ancorate «ai valori del 2020 e precedenti» su almeno 3/4 dei consumi. L'altro 25% si pagherà a tariffa piena. Con questo meccanismo si dovrebbe sopperire alla scadenza di fine marzo degli aiuti sulle bollette previsti dalla legge di Bilancio. «Ci stiamo lavorando e speriamo di arrivare in tempo per marzo, mi sembra che le cose vadano un po' meglio», ha proseguito Giorgetti.

Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ieri ha confermato che l'esecutivo è «disponibile, sulla base delle sollecitazioni che giungeranno in Parlamento, a eventuali ulteriori modifiche migliorative» del decreto Trasparenza in esame alla Camera. Mano tesa, dunque, alla categoria dei benzinai che mercoledì ha terminato in anticipo lo sciopero contro il provvedimento, ma che resta mobilitata in attesa del tavolo tecnico convocato per l'8 febbraio.

Giorgetti ha anche annunciato che la prossima settimana «arriverà anche la proposta per rivedere una serie di regole per tempi più brevi» sul Pnrr. «Sono soldi prestati - ha aggiunto - e la responsabilità che abbiamo è quella di spenderli bene e in fretta per cose che siano utili: ci sono tanti obiettivi sulla carta che devono diventare realtà». Secondo Giorgetti, «bisogna cambiare alcune regole del gioco, cambiare il codice degli appalti per esempio» e «le opere pubbliche devono essere progettate e appaltate nei tempi previsti, perché sia chiaro che questi sono soldi prestati che dovranno essere rimborsati». In Consiglio dei ministri, quindi, arriverà presto il decreto per accelerare le procedure.

Il ministro dell'Economia si è infine dichiarato pronto a vagliare un'eventuale offerta per la rete Tim.

«Quando arriverà, se arriverà, la valuteremo», ha detto ricordando che il ministero «segue la situazione anche da azionista ma Tim è una situazione complessa perché ci sono più interlocutori, più azionisti e un'autorità di regolazione».

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