Cambia tutto sulla tassa rifiuti: come si paga

Dal 1° gennaio 2023 saranno in vigore nuove regole sui rifiuti che riguardano anche il sistema di tassazione e i rimborsi su importi non dovuti: ecco cosa stabilisce il contratto

Cambia tutto sulla tassa rifiuti: come si paga

Migliorare la raccolta dei rifiuti in tutti i centri urbani, grandi e piccoli, ma soprattutto rateizzare la Tari per i cittadini più in difficoltà e rimborsare se avviene una rettifica sull'importo dovuto: sono queste le novità principali previste dall'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti).

Cosa cambia

Le novità, però, non saranno immediate ma soltanto a partire dal 1° gennaio 2023. Entro il 31 marzo, invece, Comuni e gestori saranno tenuti alla regolamentazione della materia, in pratica ad adeguarsi per tempo alle nuove misure sulla raccolta dei rifiuti con l'obiettivo di "far convergere le gestioni territoriali verso un servizio agli utenti migliore e omogeneo a livello nazionale". Il testo ha stabilito, per contratto, una gestione sui rifiuti urbani che sia omogenea per tutta Italia e che siano "affiancati da indicatori e relativi standard generali, differenziati a seconda del livello qualitativo effettivo di partenza", applicando "princìpi di gradualità, asimmetria e sostenibilità economica". Ecco perchè l'obiettivo di fine marzo serve a far avviare la "macchina" della nuova gestione dei rifiuti perché richiderà tempo, specie in città come Roma dove la criticità è molto elevata.

A chi è concessa la rateizzazione

Arera ha stabilito che ci sia una periodicità minima di riscossione annuale e venga concessa la rateizzazione con importo minimo di 100 euro in tre casi: "per gli utenti che dichiarino di essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico; per gli utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’ETC (Enti Territorialmente Competenti)" e "qualora l’importo addebitato superi del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi negli ultimi due anni".

Cosa cambia con il rimborso

Nel caso di errori nella fattura che richiedono un rimborso, Comuni e gestori dovranno "garantire all’utente la possibilità di richiedere la verifica del documento di riscossione e l’eventuale rettifica degli importi addebitati" e introdurre "una procedura per la gestione delle richieste scritte di rettifica degli importi addebitati e delle modalità di accredito degli importi rettificati". Le richieste degli utenti dovranno essere soddisfatte entro 60 giorni lavorativi "per una percentuale di prestazioni compresa tra il 70% e il 90%".

Cosa dice il nuovo contratto

Le nuove regole obbligano i Comuni e i gestori a tutti ciò che riguarda richieste di attivazione, variazione e la cessazione del servizio oltre a occuparsi dei reclami, delle richieste di informazioni e di rettifica degli importi addebitati. Come detto, queste regole riguardano anche tipologia e modalità di pagamento (rate) oltre al rimborso di importi non dovuti, il ritiro dei rifiuti su chiamata e anche la riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare. In ogni caso si dovranno "garantire specifiche modalità di rateizzazione tenendo conto in particolare delle famiglie vulnerabili".

Il nuovo regolamento, poi, prevede obblighi e standard uguali per tutta la comunità sulla qualità tecnica della raccolta dei rifiuti, oltre a garantire un servizio regolare e sicuro. In tutti casi si dovranno attivare procedure puntuali per attivazione, variazione o la fine del servizio rifiuti, "specificando i tempi a disposizione degli utenti e le conseguenze in caso di decorrenza dei termini". Il programma prevede, inoltre, spazzamento e lavaggio delle strade in appositi orari con la comunicazione ai cittadini di quando sarà svolto il servizio. E poi ci sarà l'obbligo del ritiro rifiuti su chiamata senza costi aggiuntivi che sia uniforme su tutto il territorio nazionale ma con un limite di 5 pezzi per ciascun utente.

Infine, tutti i dati saranno trasparenti e pubblicati dai gestori sui loro siti Interne così da consentire ai cittadini la verifica delle prestazioni nei propri territori e il paragone

con altre realtà. Per informazioni e problematiche, ogni gestore dovrà avere un numero verde che sarà raggiungibile 24 ore su 24 sia da rete fissa che da rete mobile per le segnalazioni su eventuali situazioni di pericolo.

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