Tassi truccati Maximulta per l'istituto svizzero

Il colosso bancario svizzero Ubs ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità di controllo di tre Paesi per pagare una maxi-multa da 1,5 miliardi di dollari, ammettendo di aver contribuito alla manipolazione del tasso interbancario Libor, che serve a calcolare il tasso d'interessi sui mutui.
Nell'intesa raggiunta tra Ubs, il Dipartimento di giustizia degli Usa, la britannica Fsa e l'Autorità di controllo svizzera sui mercati, Ubs ha dichiarato che alcuni suoi dipendenti hanno cercato di manipolare il tasso Libor e altri tassi di riferimento che, insieme, servono come base di calcolo per contratti finanziari del valore di centinaia di migliaia di miliardi di dollari nel mondo.
La consociata giapponese di Ubs, dove hanno avuto luogo gran parte dei tentativi di manipolazione, ha ammesso la propria responsabilità nella frode che includeva il Libor sullo yen.
Sul caso stanno investigando oltre dieci Authority nel mondo e sono già tre gli arrestati, tra cui Tom Hayes, che ha lavorato a lungo per Ubs, la banca elvetica che ha avviato un'indagine interna ottenendo una sorta d'immunità per aver inoltrato agli inquirenti le e-mail interne al gruppo.
Solo un'altra banca, la britannica Barclays, aveva patteggiato una multa sull'accusa di aver manipolato i tassi Libor, pagando circa 450 milioni di dollari che per entità, ora è stata di gran lunga superata da quella di Ubs. Quanto a quest'ultima, il presidente Sergio Ermotti si è detto sorpreso dallo scandalo («alcuni collaboratori si sono comportati in modo inaccettabile»).
Ermotti ha annunciato alcuni provvedimenti disciplinari molto duri, tanto che 30 o 40 dipendenti hanno già lasciato o dovranno lasciare l'istituto. «Simili casi non devono ripetersi», ha dichiarato ancora Ermotti nel corso di una conferenza stampa telefonica.
Ubs prevede, comunque, una perdita netta nel quarto trimestre, per via degli accantonamenti che dovrà operare al fine di pagare la multa. L'attuale segretario Usa al Tesoro, Timothy Geithner, era stato avvertito nel maggio del 2008 del coinvolgimento di alcune banche nella manipolazione del Libor.


L'avviso faceva parte di una pressione più complessiva da parte della Fed di New York per spingere la Banca d'Inghilterra e l'Associazione bancaria britanica a riformare il sistema del Libor. L'indice era infatti calcolato sulla base delle indicazioni fornite alla British bankers association da un pool molto ristretto di banche internazionali (15), tra cui le multate Ubs e Barclays.

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