Telecom, Bernabè pronto a dimettersi

Il presidente Franco Bernabè sembra pronto a lasciare Telecom per evitare spaccature nel consiglio del 3 ottobre prossimo. Il condizionale è d'obbligo ma è evidente che le strategie degli spagnoli di Telefonica, a cui i soci delle holding Telco hanno venduto la maggioranza della società che controlla con il 22,4% di Telecom Italia, non piacciono al manager trentino. Per la successione il candidato in pole position è l'attuale ad delle Poste, Massimo Sarmi. Lo spiega il viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà. «Non è successo nulla di irreparabile e siamo in tempo per fare tutto, dobbiamo tenere i nervi saldi» - ha detto Catricalà, che è stato presidente dell'Antitrust fino al 2011. «Nell'ambito della regolamentazione europea si può fare una scelta moderata e proporzionata al risultato che vogliamo ottenere - ha aggiunto -. La privatizzazione di Telecom è stata una scelta sbagliata fatta per fare cassa». L'operazione Telecom, nel 1999, fu fatta per riuscire a fare cassa per entrare nell'unione della moneta unica europea. Catricalà ieri ha dunque sottolineato che, in realtà, fino a questo momento non c'è stato un vero passaggio societario di Telecom a Telefonica ma si è trattato solo di un riassetto dell'azionista di maggioranza Telco. Quello che però è certo, come ha detto anche il presidente di Telecom Franco Bernabè, se non si trova un assetto societario diverso, al termine del percorso, che porterà telefonica a controllare il 100% di Telco che possiede a sua volta il 22,4% di Telecom, saranno gli spagnoli a comandare. Un'ipotesi questa che non piace a molti e che soprattutto non piace a Bernabè che è dunque pronto a lasciare. Anche se ieri uno dei consiglieri, il finanziere tunisino Tarak Ben Ammar che rappresenta Mediobanca è parso possibilista. «Non so se Bernabè sarà messo in discussione nel prossimo cda- ha detto- Il presidente sta facendo delle riflessioni che sono certamente nell'interesse dell'azienda». Certo è che, oltre alla vendita degli asset strategici in Brasile e Argentina anche lo scorporo della rete è vista come un impoverimento della società. Qualcuno teme che la rete possa finire per essere «svenduta». Un'ipotesi che spaventa i sindacati.

Preoccupata Assogestioni che, in nome del comitato dei gestori, ha scritto una lettera a Bernabè esprimendo dubbi sull'operazione e chiedendo chiarimenti sull'eventuale richiesta di aumento di capitale. Il comitato gestori ha chiesto anche di nominare Francesca Cornielli nel cda al posto di Elio Catania. Ieri Telecom in Borsa - 2,6%.

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