Telecom, la Consob sente Assogestioni sul presidente francese

In gioco il ruolo di de Puyfontaine. C'è la lista dei fondi, confermate Calvosa e Cornelli

La vicenda Telecom -Vivendi stimola l'attenzione di Authority e regolatori nazionali e internazionali. La situazione che implica il controllo «di fatto» di Telecom da parte dei francesi di Vivendi deve di essere chiarita.

Per questo ieri Consob ha ascoltato i vertici di Assogestioni. Uno dei temi del confronto è stata l'imminente scadenza del 9 aprile per la presentazione delle liste per il cda Telecom, in vista dell'assemblea dei soci in agenda il 4 maggio prossimo. Assogestioni, ossia l'associazione che rappresenta i fondi, ieri ha depositato la sua lista a 5 confermando Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Dario Frigerio ex di Pioneer, Danilo Vivarelli e Ferruccio Borsani che hanno ricoperto ruoli in Fastweb e Vodafone.

Ma perché Consob ha convocato Assogestioni? Ebbene i rappresentanti dei fondi hanno incontrato l'amministratore delegato di Vivendi, primo socio di Telecom con il 24% circa, Arnaud de Puyfontaine. Vivendi presenterà la lista di maggioranza per Telecom domenica prossima, dove nominerà i suoi 10 consiglieri di cui 5 indipendenti. Consob ha dunque voluto sondare il parere di Assogestioni sulla possibile nomina del suo ad de Puyfontaine alla presidenza di Telecom. Ipotesi questa che per il presidente dell'Autorità di Borsa Giuseppe Vegas «non passerebbe inosservata anche se dipende dalla deleghe e di come uno le esercita». Ed è proprio per questo motivo che resta ancora in gioco la conferma nel ruolo dell'attuale presidente esecutivo Giuseppe Recchi.

Consob comunque non è l'unica Autorità nazionale che si dovrà pronunciare su Vivendi. Anche Agcom dovrà dire la sua, questa volta sulla questione dell'intreccio azionario Vivendi-Mediaset. Ieri il presidente Angelo Cardani aveva ipotizzato di spostare il verdetto, che dovrebbe arrivare entro il 21 aprile, dopo l'assemblea Telecom. Quest'ultima è infatti parte in causa nella decisione visto che la legge italiana vieta di controllare nel contempo società media e tlc: Vivendi, di cui è grande socio il finanziere Vincent Bolloré, prima si è rifiutata di rispettare il contratto vincolante per acquisire la pay tv Premium poi ha rastrellato azioni Mediaset fino a diventarne il secondo azionista alle spalle di Fininvest.

In serata però la stessa Agcom ha comunicato che la decisione sarà presa nei tempi concordati. Quanto alla possibile nomina di de Puyfontaine alla presidenza di Telecom Cardani ha specificato che è una decisione che spetta soltanto a Vivendi. Il gruppo francese ha anche notificato all'Antitrust europea la richiesta di un parere sull'acquisizione del «controllo di fatto» di Telecom. Questo perché la società dopo l'assemblea di maggio avrà il controllo dei due terzi del consiglio della società. La risposta di Bruxelles arriverà il 12 maggio.

Lo stessoo Bolloré ha inoltre comunicato alla Commissione Ue che avrà il controllo unico di Vivendi dopo l'assemblea degli azionisti del 25 aprile: significa che Bollorè (20,65% della società e il 29% dei

diritti di voto), avrà una posizione dominante in assemblea. Intanto sarebbe pronto il ricorso di Telecom contro Enel Open Fiber per la vittoria nelle gare Infratel sulla banda ultralarga nelle zone a fallimento di mercato.

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