
Mentre racconta della loro spinta in avanti e cioè, tra le altre cose, un nuovo Telepass (Grab&Go) senza abbonamento, gli viene chiesto un estemporaneo salto indietro: "Perché non pensate a qualcosa per coccolare gli abbonati della prima ora?". Ed è così che la conferenza stampa della società del gruppo Mundys esce dall'ordinario, con l'amministratore delegato, Luca Luciani (in foto), che si avvicina al suo zaino, vi rovista dentro per un secondo e ne estrae una lettera scritta a mano in bella grafia, di quelle che non esistono quasi più, di un utente ottantenne che lamenta la chiusura dei Punti Blu. "Che poi non li abbiamo chiusi noi, li ha chiusi Aspi", si giustifica.
Questo, perfino meglio dell'efficace strategia, delle ambiziose aspettative e dei rassicuranti numeri spiega in che gloriosa era sia entrata Telepass con la gestione del "nuovo" (è in carica dal 6 marzo 2024) amministratore delegato. Pare tenga la missiva con sé da quando l'ha ricevuta esibendola come monito ai collaboratori perché la filosofia è che "se non vai incontro alle esigenze dei clienti, non stai facendo niente". Il leader nel telepedaggio e nella mobilità integrata è attivo da 35 anni, copre circa il 75% del valore del transito autostradale e, solo in Italia, ci sono 9,6 milioni di dispositivi Telepass, ma la penetrazione del prodotto è ancora limitata: si stimano infatti altri 20 milioni di viaggiatori autostradali non ancora "convertiti" e il nuovo prodotto. Viaggiatori occasionali che ora potranno "prendere Telepass dallo scaffale" (lo si trova nella grande distribuzione ma a breve sarà reperibile pressoché ovunque) a 29,90 euro, attivarlo con 15 euro attraverso l'app (al momento è in promozione e la cifra verrà scalata dai pedaggi) e usarlo solo al consumo (la transazione costa 1 euro) senza bisogno di abbonamento racconta Luciani insieme ad Aldo Agostinelli, Chief Consumer Revenue Officer di Telepass. "Proiettiamo una crescita mese su mese dell'Ebitda e a chiudere l'anno con un Ebitda recurring di 300 milioni di euro" ha spiegato ancora Luciani parlando della rivoluzione strategica e culturale di questo modo di viaggiare (In Italia il transato autostradale vale 8 miliardi di euro).
"Abbiamo triplicato l'Ebitda nel giro di tre anni ma con queste iniziative, col grande mercato che abbiamo davanti, pensiamo che si possa raddoppiare il risultato da qui al 2030", ha detto. E si pensa a un'espansione all'estero "con le giuste condizioni".