Terna, ok l'asta per gli stoccaggi

Impianti attivi dal 2028. Boom di domande

Terna, ok l'asta per gli stoccaggi
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Si è conclusa con successo la prima asta del Macse (Meccanismo di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico) del 30 settembre. Sono stati assegnati 10 Gigawattora di capacità di accumulo, pari al 100% del fabbisogno richiesto per il Sud e le isole. L'interesse del mercato è stato molto elevato: le offerte hanno superato di oltre quattro volte la domanda, con un prezzo medio di assegnazione pari a 12.959 euro/Megawattora-anno, ben al di sotto del premio di riserva fissato a 37.000 euro/Megawattora-anno.

"Gli esiti dell'asta evidenziano una grande competizione ed un forte interesse da parte del mercato. Stiamo parlando di un volume di investimenti associato stimabile in circa un miliardo di euro, che permetterà di migliorare l'integrazione delle rinnovabili", ha dichiarato Giuseppina Di Foggia (in foto), ad e dg di Terna. "Le prossime aste seguiranno l'evoluzione della generazione rinnovabile e dello sviluppo della rete: dal 2023 ad oggi sono già entrati in esercizio oltre 17 Gigawatt di nuovi impianti a fonti rinnovabili. Terna è in prima linea per garantire una rete elettrica sempre più resiliente, intelligente e sostenibile", ha aggiunto.

Gli impianti aggiudicati, batterie agli ioni di litio, entreranno in funzione nel 2028.

La gara si è svolta su quattro aree (Centro Sud, Sud e Calabria, Sicilia e Sardegna) con quantitativi definiti da Terna. Il meccanismo Macse, approvato dal Mase a ottobre 2024, è fondamentale per la crescita delle rinnovabili non programmabili.

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