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Tim migliora i conti. Ma sale anche il debito

I ricavi a 4,1 miliardi (+3,7%), meno perdite. Traino del Brasile (+7,9%). Oggi parla Labriola

Tim migliora i conti. Ma sale anche il debito

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Il debito sale ancora, ma in compenso Tim contiene le perdite e migliora i ricavi in quasi tutte le sue ramificazioni. Nell'ultimo trimestre, infatti, i ricavi del gruppo sono risultati in crescita del 3,7% a 4,1 miliardi e avanza anche il margine lordo (Ebitda) del 6,5% a 1,7 miliardi.

Il cda di Tim, che è tornato a riunirsi ieri dopo aver dato il via libera domenica scorsa all'offerta di acquisto del fondo americano Kkr per la sua rete, ha approvato i conti al 30 settembre con una perdita netta di 311 mlioni, che si confronta però con i 2,2 miliardi dello stesso periodo di un anno fa. Si incrementa ancora il l'indebitamento finanziario netto after lease (cioè al netto dei cotratti di leasing) che lievita di altri 400 milioni a 21,2 miliardi per alcuni fattori tra cui aumento dei tassi e il pagamento di dividendi in Brasile. L'indebitamento netto, invece, è di 26,3 miliardi (+0,2 miliardi sul trimestre precedente). Tuttavia, il margine di liquidità è di 8,9 miliardi e può coprire le scadenze del debito fino a tutto il 2025.Oggi l'amministratore delegato, Pietro Labriola, parlerà con la comunità finanziaria dei conti e, inevitabilmente, si spiegheranno ulteriormente i contorni dell'operazione di scorporo della rete che porterà a un beneficio sul debito da 14 miliardi. Tornando però alla trimestrale, l'entità aziendale coinvolta nell'operazione sulla rete, NetCo, ha registrato ricavi totali in aumento del 5,8 per cento. Registrano buoni andamenti anche la divisione Enterprise legata ai servizi alle imprese e alla Pubblica amministrazione (+4,2% nel terzo trimestre), Tim Brasil (+7,9%). Unico tasto dolente la divisione Consumer, che ha visto ridurre il suo fatturato del 3,4% al 30 settembre, anche se perde meno rispetto ai trimestri precedenti. Il business italiano, che pesa per quasi due terzi sul totale, è risultato in crescita per il secondo trimestre di fila (+2,2%, in accelerazione rispetto al +0,6% del secondo trimestre).

Ieri il titolo ha guadagnato lo 0,8% a 0,25 euro.

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