Per Tim nomine in alto mare

Rapida e senza decisioni la riunione di ieri del comitato nomine di Tim. I consiglieri del comitato,presieduto da Anna Jones, si sono riuniti, collegati in conference call , per fare il punto della situazione senza però prendere nessuna decisione. Il lavoro di ricerca del nuovo ad, affidato all'advisor Egon Zehnder, è ancora in corso. Al momento le deleghe che erano in capo a Flavio Cattaneo, uscito dalla società il 27 luglio scorso, sono andate al presidente Arnauld de Puyfontiane, che è anche ad dell'azionista di riferimento di Tim, Vivendi, mentre quelle su Sparckle e la sicurezza sono state assegnate ad interim al vicepresidente Giuseppe Recchi. I francesi hanno nominato direttore operativo Amos Genish ex ad di Vivo il gestore mobile di Telefonica in Brasile nonchè fondatore di Gtv.

Secondo indiscrezioni lo stesso Genish potrebbe diventare ad, per qualcuno con la missione di vendere Tim Brasil anche se la società ha sempre smentito questa ipotesi. Qualcuno vede un rafforzamento del ruolo di Franco Bernabè, ex ad e presidente di Telecom e ora incluso tra i consiglieri della società. In gioco resta anche il vicepresidente Giuseppe Recchi la cui scelta (interna) secondo gli addetti ai lavori, garantirebbe la continuità. Tra i papabili ci potrebbe essere anche Paolo Dal Pino manager di lungo corso in Telecom che era stato responsabile di Tim Brasil.

Il cda della società dovrebbe decidere il nuovo assetto di governance a fine settembre dopo la risposta del comitato istituito presso la presidenza del consiglio dei ministri sul golden power che dovrebbe arrivare entro il 18 settembre e che potrebbe ridefinire il perimetro del gruppo obbligando la società a vendere Sparkle,

giudicandola strategica per la sicurezza delle reti in Italia. L'incertezza sulle strategie intanto fa soffrire il titolo in Borsa: da inizio anno la perdita, nonostante i buoni conti presentati dallì'ex-ad Cattaneo, è del 5%.