Sistemati i tasselli della strategia di elettrificazione e quelli relativi a software e connettività, per Stellantis è arrivato il momento di riorganizzare le sue attività finanziare in Europa. Una razionalizzazione che riguarda i rapporti con le banche, le stesse con cui le parti che si sono unite nel nuovo gruppo (Fca e Psa) hanno lavorato in tema di finanziamenti e servizi alla mobilità.
Obiettivo è creare una realtà leader nel leasing operativo e un braccio finanziario captive potenziato, una struttura che dovrà sostenere il futuro dei servizi di mobilità, sempre più centrali per i gruppi automotive. L'iniziativa segue quella negli Stati Uniti che ha visto l'acquisizione, da parte di Stellantis, di First Financial Services Group. E ora l'ad Carlos Tavares ha dato il via libera alle trattative esclusive con Bnp Paribas Personal Finance, Crédit Agricole Consumer Finance e Santander Consumer Finance. Il riassetto prevede la creazione di «una società operativa multimarca di leasing in cui Stellantis e Crédit Agricole Consumer Finance detengano ciascuna una quota del 50%, grazie all'unione delle attività di Leasys e Free2Move Lease» e di «riorganizzare le attività di finanziamento attraverso joint venture costituite con Bnp Paribas Personal Finance e Santander Consumer Finance, in ciascun Paese, per gestire le attività di finanziamento per tutti i marchi.
Gli accordi potrebbero essere firmati nel primo trimestre del nuovo anno, mentre, «le transazioni proposte - ricorda un comunicato - dovrebbero essere completate nella prima metà del 2023, una volta ottenuto l'ok di Antitrust competenti e autorità di regolazione del mercato». Stellantis si avvale, in questo caso, della consulenza di Société Générale.
La spiegazione dell'ad Tavares: «È una mossa strategica per sfruttare le nostre prestazioni finanziarie, in tutti i Paesi europei. Questa trasformazione, gestita con partner leader, consentirebbe a Stellantis di offrire una gamma completa di prodotti a tutti i suoi clienti, rivenditori e marchi. In pratica, Stellantis ribadisce la volontà di rafforzare il potenziale della sua attività di finanziamento mondiale, segnando una nuova tappa in Europa insieme ai partner bancari storici».
In un comunicato, però, i sindacati (Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e Aqc) chiedono a Stellantis «la garanzia di zero esuberi», condizione chiave per dare il consenso al progetto. Di fatto, i timori espressi dalle organizzazioni riguardano la mancata fusione tra Fca Bank e Psa Bank con il conseguente rischio di eccedenze tra il personale.
Il prossimo appuntamento per Tavares è la presentazione del piano industriale di Stellantis, già fissata
per l'1 marzo 2022. Intanto, dopo la Gigactory destinata a Termoli, ecco delinearsi anche il futuro di Pratola Serra (Avellino) e degli oltre 1.700 addetti: dal 2024 sfornerà i motori Diesel Euro 7 per i furgoni del gruppo.
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