
Continueranno anche oggi i negoziati a Bruxelles in cui sono impegnati i rappresentanti della Commissione europea e quelli del governo greco. Un braccio di ferro, quello in cui sono impegnate le due parti, che non è affatto facile. E ad ammetterlo sono anche fonti diplomatiche dell'Unione Europea.
"Le posizioni sono ancora lontane e non è certo se ci sarà un risultato", dicono da Bruxelles, con i funzionari preoccupati dal fatto "che un accordo possa essere raggiunto in tempo". Il tentativo punta a scongiurare una rottura definitiva tra la Grecia e l'Unione Europea, con il premier greco Alexis Tsipras che ancora ieri ricordava di avere ottenuto un mandato popolare "per prendere decisioni cruciali e gestire le difficoltà".
Il governo di Atene è stato chiaro su quali siano i confini entro cui intende muoversi. L'accordo con i creditori deve essere "sostenibile" o non se ne farà nulla. La vicenda deve essere chiusa in fretta, "prima della apertura dei mercati" lunedì, auspicava Jean Claude Juncker. Se ce la si farà, tuttavia, è ancora da vedere.
"Sebbene qualche progresso sia stato fatto, il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi", così la portavoce dell’esecutivo Ue Annika Breidthardt. "Ulteriori
discussioni dovranno trovare spazio all’Eurogruppo". Secondo quanto spiega Breidthardt, portavoce dell’esecutivo comunitario per gli Affari economici e finanziari, la distanza significativa è "nell’ordine dello 0,5-1% del Pil, o l’equivalente di due miliardi di euro, di misure fiscali permanenti su base annuale. Inoltre la proposta greca resta incompleta".
"Il presidente Juncker - riferisce la Commissione - ha fatto un ultimo tentativo questo week end per trovare, attraverso rappresentanti personali e in stretto contatto con gli esperti di Commissione, Bce e Fmi, una soluzione con il primo ministro Tsipras che permettesse una valutazione positiva in tempo per l’Eurogruppo di giovedì 18 giugno".
Nonostante le "significative differenze" fra le richieste delle istituzioni e le proposte del governo greco, che impediscono di trovare un accordo in tempo per l’Eurogruppo del 18 giugno, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker resta "convinto che con più forti sforzi di riforme da parte greca e volontà politica da parte di tutti, una soluzione può ancora essere trovata prima della fine del mese". È quanto fa sapere un portavoce della Commissione al termine di due giorni di negoziati che non hanno portato a un risultato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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