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Unicredit, spunta l'aumento a Orcel

Lo scatto sarebbe dall'assise di marzo. Padoan: "Non l'ha chiesto l'ad"

Unicredit, spunta l'aumento a Orcel

Unicredit sta valutando di aumentare lo stipendio del suo amministratore delegato, Andrea Orcel. A riportarlo è il Financial Times. La rivalutazione del compenso arriverà in vista dell'assemblea degli azionisti del 2023, a marzo, alla luce dei risultati ottenuti dalla banca nel biennio 2021-2022. L'ad di Unicredit nel 2021 ha percepito un compenso di 6,7 milioni, una remunerazione ai vertici in Italia e nella media dei top banker europei.

Il 2021 positivo e i primi nove mesi del 2022, che hanno visto Unicredit ottenere 4 miliardi di profitti, hanno spinto la banca a voler ricompensare il capo azienda subentrato nel 2021 a Jean Pierre Mustier. In seguito alle indiscrezioni, l'istituto ha diramato una nota a firma del suo presidente, Pier Carlo Padoan: «Andrea Orcel non ha mai avanzato richieste di alcun tipo né al consiglio di amministrazione né al comitato per le remunerazioni di aumento del suo compenso». La remunerazione dell'amministratore delegato, prosegue Padoan, è di competenza del comitato per le remunerazioni, il quale formula una raccomandazione al consiglio di amministrazione, includendo anche le indicazioni degli investitori e di una serie di stakeholder. «La retribuzione dell'amministratore delegato viene rivista ogni anno, si tratta di una prassi consolidata da oltre un decennio», conclude il presidente di Unicredit.

Il compenso di Orcel è composto da una parte fissa (2,5 milioni) e da una variabile, parametrata sulle performance raggiunte. Sulla parte variabile, però, esiste un tetto normativo che impedisce alla voce di superare il doppio dell'importo fisso (quindi fino a 5 milioni). Unicredit, in seguito a risultati oltre le aspettative, sta vivendo un buon momento in Borsa, con il titolo che venerdì ha chiuso a 12,5 euro (+47% da quando Orcel ha preso le redini). La banca ha archiviato sette trimestri di crescita consecutivi e, nei giorni scorsi, ha raggiunto un accordo sindacale in base al quale elargirà un bonus contro il carovita di 800 euro in welfare ai dipendenti entro il 2022 e un premio di produzione del valore di 1.600 euro nel corso del 2023.

La banca si è inoltre impegnata ad assumere 850 under35, a fronte di altrettante uscite volontarie con uno scivolo fine a cinque anni, usufruibile da chi maturerà i requisiti per la pensione entro il 2029.

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