Un'organizzazione da 1.100 filiali

Dalla Croazia alla Russia fino all'Africa, serviti 7,4 milioni di clienti

Onofrio Lopez

La Divisione Banche Estere di Intesa Sanpaolo è presente tramite dieci istituti in 11 paesi dell'Europa orientale, in Russia e in Egitto. Complessivamente la business unit serve 7,4 milioni di clienti attraverso una rete di circa 1.100 filiali ed è al primo posto, per totale degli attivi, in Serbia, al secondo in Croazia e Slovacchia, al quarto in Albania, al quinto in Egitto e Bosnia-Erzegovina e al settimo in Slovenia e Ungheria. In Russia, dove il gruppo è presente da oltre 50 anni, la controllata Banca Intesa opera come banca universale nei segmenti retail, corporate e investment banking e si colloca tra le maggiori banche regionali. Il colosso bancario guidato dal Ceo Carlo Messina ha una presenza articolata in ben 40 Paesi attraverso gli uffici di rappresentanza, le filiali corporate e gli istituti controllati fuori dall'Italia.

Sul totale del gruppo Intesa Sanpaolo la Divisione Banche Estere, guidata da Ignacio Jaquotot, rappresenta il 7% degli impieghi, il 9% della raccolta e l'11% dei proventi operativi netti in riferimento ai risultati dei primi nove mesi del 2017. La presenza oltreconfine di Ca' de Sass si fonda sui medesimi principi ispiratori seguiti in patria: sono fondamentali la promozione e la facilitazione dell'accesso al credito delle piccole imprese e anche la partecipazione attiva a programmi di finanziamento Ue per il miglioramento infrastrutturale, ambientale, sempre con un occhio di riguardo per il mondo del non-profit. L'internazionalizzazione non è un fenomeno casuale: Intesa Sanpaolo esporta il proprio modello di banca in Paesi che presentano interessanti margini di crescita nei quali l'età media della popolazione è giovane e l'uso dei servizi bancari ha ampi margini di sviluppo. Nonostante la vasta base di clientela e la dimensione significativa della rete di filiali estere, il gruppo sta rafforzando ulteriormente il proprio radicamento effettuando investimenti per migliorare la capacità distributiva.

Ma Intesa è «internazionale» anche nel proprio quartier generale: su 177 persone che lavorano nell'ufficio centrale della divisione estera a Milano, 39 sono non italiana, per un totale di 19 diverse nazionalità e una dozzina di lingue diverse (tra cui cinese, armeno e bielorusso).

È inoltre attivo un programma di mobilità intra-divisionale, che permette ai giovani delle banche estere di essere distaccati per almeno 18 mesi a Milano. In proiezione futura, l'esperienza accumulata nel pluridecennale processo di internazionalizzazione può rappresentare un vantaggio competitivo per affrontare le sfide di un mercato globale in continua evoluzione.

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