Gli Usa spingono la Beretta che cerca nuove acquisizioni

Salgono civile e sport, in calo difesa e ordine pubblico

L'assemblea degli azionisti della Beretta holding ha approvato il bilancio consolidato 2015, chiuso con un fatturato di 660,8 milioni, in crescita del 6% sul 2014, e un utile netto di 47,3 milioni, (+15%).

Il gruppo valuta possibili acquisizioni di aziende con prodotti e posizione geografica sinergica in tutto il mondo. Tra gli altri dati di bilancio, informa una nota, il margine operativo lordo è stato pari a 102,8 milioni (+15%), il risultato operativo è stato di 71,4 milioni (+35%). Al conseguimento dei risultati hanno contribuito l'espansione delle vendite nel settore civile e sportivo, e l'apprezzamento del dollaro, compensando così il calo delle consegne al settore difesa e ordine pubblico, la cui incidenza sul giro d'affari passa dal 17% all'11%. In aumento il fatturato sui mercati esteri che hanno rappresentato il 95% del totale; la quota del Nord-America sale al 58%. L'Italia mostra un anno di ulteriore regressione (con qualche segnale di inversione di tendenza delle vendite civili e sportive).

Per i prodotti diversi dalle armi da fuoco, che rappresentano un quarto del totale, sono in aumento sia la divisione ottiche a 95 milioni di fatturato (+6%), sia la divisione abbigliamento e accessori, a 35 milioni (+4%).

I nuovi investimenti sono pari a 41 milioni, per un totale dell'ultimo triennio di 100 milioni. Nel 2015 circa due terzi sono stati realizzati nei siti esteri, tra cui il nuovo stabilimento della Beretta Usa in Tennessee, inaugurato ad aprile.

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