A sorpresa, verso la fine del venerdì santo, Mediaset e Sky hanno ieri messo fine a una guerra che durava da 15 anni. Potrebbe sembrare retorica, ma non lo è. L'accordo annunciato è di natura commerciale, ma la portata è grande e tale da rappresentare anche un segnale per probabili sviluppi futuri, finanziari e societari. Tanto che già da ora Mediaset si è garantita l'opzione (esercitabile tra novembre e dicembre prossimi) per cedere a Sky l'intera piattaforma tecnologica di Mediaset Premium. In altri termini non è una delle tante intese che si firmano tra operatori media per scambiarsi o condividere qualcosa. È molto di più, l'inizio di una nuova era. A maggior ragione in questo preciso momento storico, che vede Mediaset impegnata nella battaglia legale contro Vivendi seguita al gran rifiuto da parte dei francesi di rispettare gli impegni per l'acquisto dei canali pay di Mediaset Premium. Da ieri infatti, se c'è un candidato per Premium questo è diventato Sky. E non è un caso, infine, che a lavorare sull'intesa (di cui fino a ieri mattina non sapeva nulla quasi nessuno né a Rogoredo, né a Codogno) siano stati i piani altissimi dei due quartier generali: l'operazione è stata trattata e chiusa direttamente dai due amministratori delegati, Pier Silvio Berlusconi per il Biscione e Andrea Zappia per Sky Italia.
Il senso dell'operazione è chiaro e sensato per entrambi. Perché se è vero che Mediaset aveva un problema con Premium, è altrettanto innegabile che a Sky serve allargare un mercato (in termini di abbonati, offerta, tecnologia) che da tempo cresce sempre meno. E se la società dei Berlusconi soffre lo strapotere di Sky sul calcio, al gruppo di Murdoch fa gola la forza di Mediaset sul cinema italiano, grazie a Medusa. Mentre entrambi i gruppi hanno senz'altro la stessa necessità di fare qualcosa per far fronte all'assedio degli over the top che avanzano, guidati da Netflix. E questo è un passo avanti.
L'impressione è che vedremo presto i primi sviluppi, già nella trattativa dei diritti per il calcio, verso i quali il segnale è partito ieri sera forte e chiaro: in campo non ci sono più due acerrimi nemici, ma due partner,
capaci di dialogare e di fare business insieme. Dopodiché, per il futuro più lontano, si vedrà col tempo. A cominciare dall'opzione di vendita che Mediaset può esercitare a fine anno. Come si dice: se sono rose, fioriranno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.