Vendite ok e Ipo Ferrari: Fca sorpassa i 14 euro e fa meglio del mercato

Più 13,5% le immatricolazioni del gruppo in Italia a febbraio. Vola Jeep: +290% Mediobanca rivaluta Maserati a 3,3 miliardi

Vendite ok e Ipo Ferrari: Fca sorpassa i 14 euro e fa meglio del mercato

nostro inviato a Ginevra

La vigilia del Salone dell'auto di Ginevra (giovedì il via e apertura fino al 15 marzo: sugli stand oltre 130 anteprime mondiali, tra cui la Ferrari 488 Gtb) è animata dalla continua corsa del titolo Fca che ieri, a Milano, ha segnato un +2,25% portandosi a 14,10 euro, livello che le vecchie azioni Fiat non vedevano dal marzo del 2000, l'anno del matrimonio con Gm. Le aspettative positive del mercato hanno trovato conferma nelle vendite in Italia, a febbraio, che hanno visto il gruppo Fca avanzare del 13,47% (28,06% di quota), dato superiore alle immatricolazioni globali: +13,21%. Tutti i marchi del Lingotto hanno fatto progressi, in particolare Jeep (+290,6%); in ripresa Alfa Romeo (+18,9%) in attesa delle novità annunciate a partire da giugno, e Lancia (+18,2%). Per il marchio Fiat, febbraio si è chiuso con un +5,4%. A premiare Fca in Piazza Affari è anche l'ottimismo del mercato sui dati di vendita negli Stati Uniti, mercato chiave del gruppo, che saranno comunicati oggi. Le prime indicazioni vedono una crescita complessiva delle immatricolazioni dell'8%. In proposito, le case automobilistiche americane, ovvero Ford, Gm e Fiat Chrysler Automobiles, dovrebbero beneficiare dell'elevata richiesta di Suv e crossover. Ecco perché gli analisti prevedono per i tre costruttori americani incrementi tra il 6 e il 9%.

Lo scenario favorevole ha indotto Mediobanca ad alzare il target price sul titolo del Lingotto a 16,40 euro dal precedente 13,20 euro. Piazzetta Cuccia vede, inoltre, un recupero del mercato automobilistico europeo (in Francia, sempre il mese scorso, Fca ha visto le consegne aumentare dell'8,8%). Il 2015, nel Vecchio continente, dopo anni di perdite, è stimato chiudere in pareggio.

L'ad Sergio Marchionne, intanto, in mattinata da Ginevra farà il punto della situazione. Due i temi caldi: l'Ipo di Ferrari prevista entro il terzo trimestre (l'imminente quotazione ha spinto Mediobanca ad aumentare il valore di Maserati, marchio di Fca, rivalutata a 3,3 miliardi); la ricerca del terzo partner con il quale costituire il primo gruppo mondiale dell'auto. Il mercato, in proposito, scommette sul colosso Volkswagen (l'accordo con Fca colmerebbe le carenze tedesche negli Usa, mentre il Lingotto beneficerebbe della forza di Wolfsburg in Cina), su General Motors e i giapponesi (ieri un osservatore ha ipotizzato Honda, anche se da Tokio non è mai stato palesato un interesse).

Da Ginevra a Melfi. Nell'impianto Fca che produce Fiat 500X e Jeep Renegade, è stato messo nero su bianco l'accordo sui turni di lavoro, che passano da 15 a 20.

Mille, poi, le assunzioni «strutturali» e - proprio per chi lavorerà anche la domenica pomeriggio - la possibilità di accrescere il salario di circa 1.400 euro l'anno. Ieri c'è stata la firma della Rsa, con la Fiom sempre sull'Aventino.

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