Verso il matrimonio Renault-Nissan. Ma occorrerà l'ok dei due governi

L'obiettivo sarebbe dare vita a un unico gruppo quotato

Carlos Ghosn, presidente dell'Alleanza Renault-Nissan
Carlos Ghosn, presidente dell'Alleanza Renault-Nissan

New York - All'Auto Show di New York, l'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi è rappresentata solo dai due marchi giapponesi, in quanto i francesi non sono presenti sul mercato americano. Ma a tenere banco sugli stand, più che i modelli esposti, sono le nuove voci che vedrebbero possibile la fusione tra Renault e Nissan, di cui si parla da tempo, per dare vita a un unico gruppo quotato. A rilanciare l'ipotesi è Bloomberg anche se, viene subito precisato, «nessuna decisione è stata presa e le discussioni, che durano da diversi mesi, potrebbero non avere successo».

Un'eventuale fusione, infatti, richiederebbe l'approvazione sia del governo francese, che detiene il 15% di Renault sia delle autorità di Tokio. Lo stato dell'arte vede l'Alleanza Renault-Nissan, nata nel 1999, mantenere entità distinte, con partecipazioni inferiori al 50%. Renault detiene il 43% di Nissan, mentre i giapponesi sono titolari del 15% del marchio parigino.

L'Alleanza, che include Mitsubishi (nell'ottobre 2016 Nissan ne ha acquisito il 34%), lo scorso anno ha conquistato la vetta del mondo, con oltre 10,6 milioni di auto e veicoli commerciali venduti, sopravanzando il Gruppo Volkswagen (10,53 milioni) e Toyota (10,2 milioni di unità).

Per la fine del 2022 il piano di espansione realizzato dal numero uno Carlos Ghosn prevede il raggiungimento di quota 14 milioni di vendite, con sinergie fra i tre marchi superiori a 10 miliardi, il lancio di 12 nuovi modelli a emissioni zero e di 40 veicoli dotati della tecnologia per la guida autonoma (alcuni primi esempi di vetture Nissan dotate del sistema ProPilot sono esposte a New York). Il fatturato atteso da Ghosn, che ha continuerà a supervisionare l'Alleanza a tre, ammonta a 240 miliardi di dollari.

Afebbraio il cda di Renault, su raccomandazione del comitato nomine, aveva deciso di proporre il rinnovo del mandato di amministratore a Ghosn, sottolineandone «i risultati eccezionali conseguiti». Il fatto che si sia tornati a parlare di una fusione tra Renault e Nissan ha sostenuto i mercati e le azioni del settore automobilistico (+0,32% Fca).

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