Il via libera al prestito ipotecario vitalizio è una bella opportunità per gli over sessantenni. Non solo per le persone che si trovano in sofferenza e necessitano di liquidità. Si tratta di un cambio di mentalità perché introduce la prospettiva di un miglioramento della qualità della vita; la formula libera denari per proprietari che decidono di utilizzarli per soddisfare antichi e nuovi desideri. Per vivere la «quarta» età le aspettative si sono alquanto allungate nel modo migliore. D'ora in poi si potrà convertire parte del valore dell'immobile in contanti. Gli interessi (è possibile pagarli a rate) e le spese relative verranno rimborsati alla data del decesso del mutuatario. Lo strumento prevede che il proprietario possa rimborsare in anticipo il finanziamento ottenuto dalla banca. Ovviamente gli eredi dispongono dell'opzione di estinguere il debito nei confronti dell'istituto di credito così da sciogliere l'immobile dall'ipoteca. Detto che da liberista convinto trovo discutibile che l'eredità, pur in presenza di testamento, preveda obblighi come le quote di legittima. Vorrei essere libero nel destinare, tenuto conto di una doverosa premessa: chi è quel genitore che non costruisce nella vita per poi lasciare agli affetti più cari? Vedo nella novità introdotta un segnale apprezzabile, direi di modernità e che supera la formula, direi quasi disumana, della nuda proprietà. Le banche sono invitate a sostenere questa tipologia di offerta con una grande prova di maturità. Penso alla chiarezza dei prospetti informativi relativi al piano di ammortamento. Finora per molti over sessantenni la casa di proprietà rischiava di essere vissuta più come problema.
Già mi vedo il beneficiario del prestito vitalizio che programma la sua vacanza da sogno. Sarebbe un errore culturale ridurre tale normativa solo ad intervento emergenziale per anziani in difficoltà economica. www.pompeolocatelli.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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