Riparte l'allarme: "In corso la più grande campagna speculativa dal 2008"

Il Financial Times segnala che sono state aperte scommesse per circa 40 miliardi contro il debito italiano. Gli speculatori si "armano" contro l'Italia

Riparte l'allarme: "In corso la più grande campagna speculativa dal 2008"

L'Italia e il suo debito sono sotto il fuoco della speculazione finanziaria. Lo sottolinea il Financial Times, che in un suo approfondimento ha sottolineato l'aumento delle puntate dei principali hedge fund contro il nostro Paese a partire dalla svolta monetaria della Banca centrale europea, che ha ridotto gli acquisti di titoli e alzato i tassi, e dalla caduta del governo Draghi. "Gli hedge fund hanno schierato la più grande scommessa contro i titoli di stato italiani dalla crisi finanziaria globale", nota il quotidiano della City di Londra sottolineando che a giustificare le manovre sarebbero le "crescenti preoccupazioni per le turbolenze politiche a Roma e la dipendenza del Paese dalle importazioni di gas russo".

In sostanza molti degli speculatori più attivi sui mercati internazionali hanno aperto scommesse ribassiste sul nostro debito, puntando su indebolimento dello stesso, dunque su un calo del valore delle obbligazioni stesse, nelle prossime settimane segnate dal contesto complesso della campagna elettorale. Il Financial Times ha analizzato il dossier in profondità e sottolineato come il processo vada avanti da diverse settimane. Gli investitori acquistano o prendono in prestito obbligazioni sovrane, puntano sul loro ribasso, lucrano nel frattempo sulle cedole in crescita. Il valore totale delle obbligazioni italiane gestite a questi fini dagli investitori per scommettere su un calo dei prezzi "ha raggiunto il livello più alto da gennaio 2008 questo mese", sottolinea il Ft. Il debito interessato dalle scommesse speculative ammonta "a oltre 39 miliardi di euro, secondo i dati di S&P Global Market Intelligence". La corsa degli investitori a scommettere contro l'Italia arriva "mentre il paese deve far fronte a crescenti venti contrari economici dall'aumento dei prezzi del gas naturale europeo provocato dai tagli alle forniture della Russia e da un clima politico teso con le elezioni che incombono a settembre", aggiunge il Ft.

Che cosa può succedere adesso?

Mark Dowding, Chief investment officer a BlueBay Asset Management, è indicato dal Ft come uno degli investitori più attivi nel fare il cosidetto "shorting" contro il debito italiano, e parlando con la testata indica in Roma "la nazione più vulnerabile". Tra gli altri speculatori attivi nel colpire il debito italiano è indicato anche Michael Hintze, del fondo Cqs. L'esempio più simile di scommesse di questo tipo si è avuto nel maggio 2018, quando di fronte al rischio di una mancata formazione del governo Conte I lo speculatore Alan Howard piazzò una serie di scommesse ribassiste a cui fece seguire ampie vendite allo scoperto del debito italiano che nel periodo compreso tra il 15 e il 30 maggio 2018 contribuirono a generare un effetto domino preoccupante. Il debito italiano andò in sofferenza portando lo spread oltre i 300 punti base e Piazza Affari a bruciare oltre 400 miliardi di capitalizzazione.

La manovra degli speculatori indicata dal Financial Times non ha il volume o la portata di una mossa capace di far deragliare il sistema-Paese. Ma mostra un campanello d'allarme: la fase di lunga supplenza della Banca centrale europea all'instabilità debitoria di Stati come l'Italia, terminando nel luglio scorso, ha riaperto i problemi legati alla speculazione e alle vendite allo scoperto aprendo un nuovo dualismo tra gli Stati dell'Ue e i mercati. Inoltre, gli speculatori anglosassoni stanno tornando a puntare con forza i mercati comunitari, e questo può rappresentare un fattore di destabilizzazione dopo che per anni mollti attori come BlackRock e Goldman Sachs hanno invece sostenuto i titoli di Paesi come l'Italia. A giugno l'Italia era stata "graziata" dalle scommesse ribassiste di Ray Dalio, "re" degli speculatori americani e capo del fondo Bridgewater, che però un mese dopo sottolineando come Roma "rischi l'anarchia" dopo la fine dell'era Draghi ha lasciato intendere che nelle prossime mosse del suo fondo, in caso di attivazione di manovre ribassiste, l'Italia potrebbe essere inclusa. Le manovre speculative lasciano capire perché negli ultimi giorni il rendimento dei Btp decennali e lo spread col Bund tedesco si siano nuovamente allungati, sfondando rispettivamente il 3,5% e quota 200 punti. Certamente, è ancora presto per farsi prendere dal panico.

Ma le lezioni del 2007-2008 e del 2011, a maggior ragione visto la quota record di scommesse in campo, insegnano che l'Italia non deve abbassare la guardia e che il futuro governo dovrà gestire una politica economica attenta e capace di gestire tutte le sfide, prima fra tutti la tempesta energetica e la partita europea sulle future mosse per le regole e gli acquisti di titoli. Così da sterilizzare a monte le cause dell'assalto speculativo contro il debito.

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