Per convincere la Lega a non sparare fuoco amico su Ecopass fino al 2011 (danneggiando in campagna elettorale sindaco e Pdl) Letizia Moratti ieri ha ritirato fuori dal cassetto lidea di lanciare un referendum sul futuro del ticket, una proposta sostenuta mesi fa proprio dal Carroccio. Tra le vie di mediazione cè anche il patto da scrivere subito sulle politiche anti-smog per il prossimo mandato, dal centro chiuso ma a pagamento per le auto più inquinanti (anche se hanno il permesso) o le targhe alterne dopo un tot di giorni con il Pm10 alle stelle. A tutte, assicurano i pidiellini, la Lega sta facendo muro. Si preannuncia un altro vertice acceso quello di dopodomani a Palazzo Marino tra colonnelli, capigruppo e capidelegazione di Pdl e Lega dopo la fumata grigia di lunedì scorso. Sul tavolo la decisione più urgente se eliminazione o no le deroghe agli Euro 4 e 5. «O si decide tutti insieme o nessuno» ribadisce il Pdl. E se la Lega anticipa che non farà le barricate (non sarà il partito di Bossi a opporsi, ha assicurato ieri al sindaco anche il segretario regionale Giancarlo Giorgetti), il Pdl in realtà pretende che allalleato non si dissoci fino al 2011 da un provvedimento che faceva parte del programma elettorale. E che anche il centrodestra fa fatica a difendere senza qualche mal di pancia.
La Moratti ha ricordato ieri in giunta che è responsabile della salute dei milanesi e a suo carico ci sono denunce e richiami dellUe, ma non accetta di togliere le deroghe senza lappoggio della maggioranza: piuttosto, farò un passo indietro. «La nostra squadra è solida e lo dimostreremo» ha assicurato ieri. Ma Pdl e Lega stanno affilando i coltelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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