Ecopass e deroghe: scintille tra Lega e Pdl

La maggioranza spinge sull’acceleratore per approvare il Piano di governo del territorio ma rinvia la decisione sullo stop alle deroghe per Ecopass, il pedaggio per l’ingresso in centro delle auto più inquinanti. È questo l’esito degli Stati generali di ieri al Museo della Scienza, il vertice tra assessori, consiglieri comunali di maggioranza e massimi dirigenti di Palazzo Marino per definire l’agenda delle priorità prima del voto del 2011. È sempre il ticket a far bollire gli animi, e forse sarà più facile da sciogliere il nodo a fine mandato. Quando, ha anticipato Letizia Moratti, «rimetteremo in discussione Ecopass, era scritto nel programma con cui ci siamo presentati e quindi abbiamo il dovere di portarlo avanti fino al 2011 o tradiremmo chi ci ha votato. Ma nel prossimo patto elettorale siamo tutti aperti e disponibili a valutare altre soluzioni». Estensione (improbabile), trasformazione in road pricing (pagano meno ma tutti) o eliminazione e chiusura del centro alle auto, tutto torna in discussione. Considerazione che fa tirare un sospiro di sollievo ai partiti di maggioranza, che già non sono riusciti ieri a mettersi d’accordo sull’ipotesi di eliminare le deroghe ai diesel Euro 4 ed Euro 5 senza filtro anti-particolato.

La Lega le boccia e il Pdl non ci sta più: «Basta con la Lega di lotta e di governo, d’ora in avanti - puntualizza Gallera - le decisioni impopolari si prendono tutti insieme, con una responsabilità condivisa, o non si prendono».

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