"Edilizia, il Comune farà altri danni". Per comprare casa 500 euro al mq in più

Aspesi-Unione Immobiliare boccia le nuove linee: "Effetto su tempi e costi"

"Edilizia, il Comune farà altri danni". Per comprare casa 500 euro al mq in più
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È rimasta in silenzio una settimana ma ieri ha spedito una bocciatura tranchant delle nuove linee guida sull'urbanistica approvate dalla giunta Sala per sbloccare - in teoria - i progetti «congelati» dopo la ventina di inchieste aperte dai pm. Stop «Scia semplificata», il Comune si adegua «temporaneamente» alle obiezioni della Procura e quindi per interventi con torri sopra i 25 metri o densità fondiaria superiore ai 3 mc/mq torna a procedere con il sistema dei vecchi Piani Attuativi. E crescono oneri o compensazioni. Secondo Aspesi-Unione Immobiliare (Associazione nazionale tra le società di promozione e sviluppo immobiliare) i nuovi indirizzi «non risolveranno i problemi in essere, né delle imprese immobiliari né delle famiglie, ma li aggraveranno: aumentare considerevolmente gli oneri e richiedere sempre il piano attuativo determinerà un forte allungamento dei tempi di realizzazione di nuove case e un ulteriore aumento dei costi delle stesse, che stimiamo nell'ordine di non meno di 500 euro per ogni mq commerciale in vendita». L'effetto combinato dei fattori «diminuirà la disponibilità di nuovi alloggi, aggravando l'emergenza abitativa».

Gli imprenditori, sottolinea l'associazione presieduta da Federico Filippo Oriana, si adeguano «per definizione» alle regole, «anche quando non sono d'accordo che siano giuste e/o efficaci». Per cui, se il Comune vara nuove regole per il futuro - «non per il passato», sottolinea, visto che «gli investimenti immobiliari residenziali contestati sono già in corso» - per la demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d'uso, «non ci si potrà che adeguare. Compito della categoria però è far presenti le conseguenze». E quindi, aumentare «considerevolmente» gli oneri e richiedere sempre il piano attuativo («tornando indietro di 25 anni») avrà ricadute su tempi e prezzi. Il rialzo colpirà «il prodotto nuovo ma anche il vecchio, per la legge della domanda e offerta». Aspesi fa presente alla giunta Sala che le sue scelte «porteranno anche meno introiti alle casse comunali, per la rarefazione degli interventi, e freneranno la transizione green: contraddicono la direttiva Ue di andare in alto per diminuire il consumo di suolo».

Ribadisce che le nuove regole valgono per il futuro ma «non risolveranno nessun problema in essere, i problemi «possono essere risolti tutti velocemente solo da una nuova legge nazionale di sistemazione complessiva della vicenda con effetto retroattivo, o si dovrà aspettare la fine dei processi, tra 4 o 5 anni. Non è un'opinione ma un fatto». Un'esigenza «confermata» dall'incontro del comitato «Famiglie Sospese» (gli acquirenti di alloggi in progetti sotto sequestro) con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.

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