Un’educata storia d’amore ringiovanisce Sandra Bullock

Kate (Sandra Bullock), una giovane dottoressa, lascia la bella casetta in affitto per andare a lavorare in un ospedale di Chicago. L’inquilino che le subentra, il giovane architetto Alex (Keanu Reeves), trova nella cassetta della posta un biglietto della ragazza che lo prega di inviarle la posta e che si scusa per le impronte che un cane ha lasciato lungo il pontile. Lui le scrive, seccato per il disordine e la sporcizia, facendole notare che il cane ha sì lasciato le impronte, ma quando lui era già lì. Come poteva lei sapere delle impronte? Semplice, i due vivono separati dalla distanza di due anni. Alex e Kate seguitano a scriversi, scoprendo di avere in comune assai più di una casa, ma un destino e alcuni indizi che lasciano intendere che l’amore non ha tempo. E cercheranno di incontrarsi. Una favola, educata, in controtendenza, un’opportunità per chi ama le storie d’amore.

E Reeves soprattutto, attore sensibile, è il motore della vicenda, assecondato dalla Bullock, che a quarant’anni tenta di farsi passare per una trentenne. Christopher Plummer è un grande vecchio dallo charme incontaminato.

LA CASA SUL LAGO DEL TEMPO (Usa, 2006) di Alejandro Agresti, con Keanu Reeves, Sandra Bullock. 99 minuti

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