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Educatrice pestata per aver difeso la vittima del branco

Ogni mattina, il pacco delle lettere è più corposo. Va bene per il postino che i tagliandini sono leggeri e non gli complicano più di tanto la vita. E va benissimo per Poste italiane perchè, ovviamente, tutte le lettere sono regolarmente affrancate con il francobollo da sessanta centesimi.
Ma, soprattutto, va bene per noi. Perchè, per l’ennesima volta, voi lettori del Giornale di Genova e della Liguria vi confermate un popolo. Capace di entusiasmarsi (o di infuriarsi, va bene lo stesso, l’unico peccato mortale è l’indifferenza) per le nostre iniziative, capace di mobilitarsi quando c’è da mobilitarsi. In una parola, capace di passione. E, credetemi, è merce rara. Soprattutto è la merce che fa la differenza fra il Giornale e un giornale. E non è solo questione di articoli determinativi, di virgolette e di corsivi.
La gioia per l’arrivo dei tagliandini - alcuni a gruppetti, tantissimi uno ad uno - è moltiplicata dal fatto che da moltissime buste traspare la vostra personalità. E si verifica un po’ la stessa cosa che capita quando ci incontriamo per strada o sull’autobus: un sorriso, una strizzata d’occhio, magari due chiacchiere.

Rituali simili, ma mai ripetitivi e mai uguali a se stessi. E, soprattutto, la consapevolezza di avere a che fare con la Genova migliore, con la Genova perbene, con la Genova che non vive di invidie e maldicenze, ma di positività. (...)

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