Educazione finanziaria: un progetto per il Paese di lungo termine

Cultura economica e sensibilità per il risparmio devono cominciare sui banchi di scuola

L’educazione finanziaria è un tema che va affrontato a livello di Paese. L’entità degli sforzi necessari, la pluralità dei soggetti coinvolti e i tempi lunghi necessari per ottenere un impatto a livello di massa critica mostrano la necessità di un forte coinvolgimento di istituzioni, media e consumatori. Sono alcuni degli aspetti che emergono da «The European House-Ambrosetti», discusso alla presentazione dei risultati del progetto «L’educazione finanziaria in Italia» a istituzioni, opinion leader e rappresentanti della finanza. Lo studio è stato guidato dalle riflessioni di un tavolo tecnico formato dagli economisti Paolo Savona, Luigi Spaventa e Giacomo Vaciago ed è nato dalla collaborazione con il Consorzio PattiChiari.
All’estero (in particolare nelle realtà anglosassoni) le istituzioni svolgono un ruolo di primo piano nella promozione e nel coordinamento delle iniziative e si osserva che l’educazione al risparmio e alle nozioni economico-finanziarie di base avviene fin dalla giovane età. Si sottolinea, quindi, la necessità che il tema sia inserito tra le priorità di un’agenda istituzionale e gli sforzi per la promozione dell’educazione finanziaria vengano sinergicamente integrati in un panorama più ampio di soggetti attivi, e portati alla conoscenza del Paese attraverso l’impegno dei media. Senza il supporto delle istituzioni risulta difficile che le iniziative portate avanti dai diversi soggetti possano avere l’impatto auspicabile.

Dall’analisi delle migliori case histories, il tavolo tecnico che ha lavorato al progetto, ha identificato le aree-chiave dove intervenire e le raccomandazioni allo scopo di favorire il miglioramento della cultura finanziaria: 1) indicare una strategia a medio-lungo periodo e un piano d’azione a livello nazionale; 2) coinvolgere tutti gli attori del sistema (pubblici e privati) e coordinarne le azioni; 3) diffondere la consapevolezza tra la popolazione circa l'effettiva necessità di migliorare il proprio livello di cultura finanziaria; 4) delineare metodi per la misurazione e la valutazione dei programmi di educazione finanziaria messi in atto; 5) mettere a disposizione adeguate risorse per l’implementazione dei programmi; 6) semplificare e rendere sempre più trasparente la comunicazione per consentire l’accesso e la comprensione delle informazioni; 7) stimolare la trasparenza del sistema finanziario nazionale come importante fattore qualitativo dell’offerta al pubblico; 8) coinvolgere l’opinione pubblica e i media.

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