Effetto petrolio, giù Eni e Saipem

Bene i bancari, in calo gli immobiliari

Chiusura negativa per Piazza Affari, in scia ai rinnovati timori di crisi provenienti da Oltreoceano dopo l’euforia della vigilia, con il Mibtel che ha ceduto lo 0,81% a 21.637 punti e lo S&P/Mib lo 0,58% a 28.263 punti. In calo anche il Midex (-1,29% a 26.018 punti) e l’All Stars (-0,65% a 12.129 punti). È il ticket composto da Eni (-2,6% a 20,19 euro) e Saipem (-6,34% a 22,15 euro) ad aver registrato i cali più consistenti, sull’onda delle quotazioni del petrolio che a New York si sono riportate sui minimi da 5 mesi. Male anche la Saras dei Moratti (-4,1% a 3,24 euro) e il gruppo genovese Erg (-2,9% a 12,22 euro) dei Garrone. Giornata complessivamente positiva per il comparto bancario quotato in Piazza Affari, a eccezione di UniCredit che ha perso lo 0,88% a 3,81 euro in seguito alle indicazioni fornite dall’ad del gruppo di Piazza Cordusio, Alessandro Profumo, durante una conferenza organizzata da Lehman Brothers a New York. Bene, invece, Intesa Sanpaolo (+2% a 3,95 euro) e Mps (+1,76% a 1,85 euro). Al palo Mediobanca (-0,22% a 9,79 euro), più indietro Bpm (-1% a 6,85 euro). In flessione anche gli immobiliari con Aedes (-7,3% a 1 euro) e Risanamento (-4% a 1,09 euro), controcorrente la Ipi di Danilo Coppola che è salita del 5,7% a 2,94 euro. Chiudono in ribasso anche le principali Borse europee, dopo l’euforia di lunedì.

A Londra l’indice Ftse 100 scende dello 0,56% a 5.415,60 punti. A Francoforte il Dax arretra dello 0,48% a 6.233,41 punti e a Parigi il Cac 40 perde l’1,08% a 4.293,34 a punti. Maglia nera Madrid ( -1,7)%. Unica salva Zurigo, poco sopra la parità.

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