Egiziano afferra per il collo la figlia che vive all’occidentale

Sapeva che la figlia aveva una ragazzo, aveva anche trovato un foto in cui si baciavano. Ma averli sorpresi soli in casa la sera prima gli ha fatto perdere il lume della ragione. E ieri mattina un egiziano di 61 ha affrontato la figlia per l’ultimo definitivo rimprovero. Poi in preda a raptus l’ha afferrata per il collo. Pochi istanti poi l’uomo ha poi ripreso il controllo e ha abbandonato la presa. La ragazza ha chiamato il 113 e gli agenti hanno portato tutti in questura. Da cui sono poi usciti lei diretta in ospedale per un controllo, lui con una denuncia.
Via Marco D’Agrate, zona tranquilla, forte immigrazione nordafricana ma ben integrata. Nella macelleria islamica, i musulmani accolgono con cordialità i cronisti e parlano senza problemi. Nessuno però conosce quel signore di 61 anni che abita in un elegante complesso sorto a metà dello scorso decennio, due stabili da 50 appartamenti rifiniti in pietra con cura. È un egiziano da tempo immemorabile nel nostro Paese che ha avviato un piccolo commercio di materiale idraulico ed elettrico. Ha anche acquisito la cittadinanza italiana dopo il matrimonio con una signora calabrese di 55 anni, commessa alla Esselunga, che gli ha dato due figli: un maschio di 23 anni e una ragazza che tra un paio di mesi diventerà maggiorenne.
Ultimamente però l’egiziano non va più d’accordo con la moglie e neppure con i figli . Anche perché lui ha ormai preso una deriva integralista che lo porta a rifugiarsi nell’islam e in frequenti pellegrinaggi alla Mecca. Da dove ogni volta torna sempre più intransigente. Non sopporta la vita «all’occidentale» della ragazza e già a novembre era andato su tutte le furie dopo aver scoperto una foto della ragazza che si bacia con il fidanzatino italiano. Ma non per la nazionalità, proprio per quel bacio «gaelotto». «Le ragazze devono preservarsi pure per il matrimonio» la ammonisce.
L’altra sera la goccia che fa traboccare il vaso: al suo rientro trova infatti i due soli. Per carità, nessun scandalo, sul divano a chiacchierare. Ma tanto basta per fargli ritenere necessario un intervento «energico». Così ieri mattina alle 7.30, approfittando dell’assenza della moglie e dell’altro ragazzo, sveglia la figlia, per ricordarle «i suoi doveri». Serrandole con forza le mani sul collo. Secondi di grande tensione, lei si dibatte sul letto, fino a quando lui si rende conto di avere esagerato e molla la presa.
La ragazza si rifugia poco distante dagli zii e chiama il 113.

Gli investigatori ricostruiscono la vicenda, non trovando gli estremi di reati particolarmente gravi. La ragazza ha solo dei graffi sul collo e rilasciano l’uomo con una denuncia per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione. Insomma alla fine la ramanzina l’ha rimediata proprio lui, padre un po’ troppo all’antica.

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