Eicma, Milano in sella alle novità tra moto e bici

Cadenza annuale e ricongiungimento tra moto e biciclette non sono più una novità. Da ormai due stagioni l’Eicma, tornato a poter utilizzare di diritto l’antica denominazione di Salone del ciclo e motociclo di Milano, ha rafforzato la sua posizione di più importante esposizione internazionale dedicata alle due ruote.
Anche nell’anno in cui deve condividere gli espositori con l’appuntamento biennale di Colonia, l’evento milanese si presenta con numeri importanti: oltre 1.300 espositori in arrivo da 33 Paesi, e circa 300mila metri quadri occupati nel quartiere fieristico di Rho.
La macchina organizzativa di una manifestazione pronta a inaugurare la sua 66a edizione è collaudatissima e tutto è ormai pronto per accogliere gli operatori del settore da martedì 4 novembre e, successivamente, per aprire le porte al grande pubblico dal 6 al 9. Da quando l’Eicma si è trasferito nel polo di Fieramilano, a Rho, ogni edizione polverizza i record di presenze precedenti, grazie soprattutto a una formula che si è evoluta con il tempo, aggiungendo lo spettacolo all’esposizione delle novità negli stand. E non ci sono motivi per dubitare che il 2008 continui sulla stessa strada, anche se non stiamo attraversando un periodo economico favorevole. Guidalberto Guidi, presidente di Ancma, l’associazione che raggruppa i costruttori, è chiaramente preoccupato, poiché non è escluso un prossimo ricorso alla cassa integrazione per alcune industrie del settore. Il punto della situazione e le prospettive del settore saranno il tema della cerimonia di inaugurazione, il 5 novembre, che vedrà presente il premier Silvio Berlusconi. Intanto, come per molti altri settori, l’anno si sta concludendo con il segno meno, i dati relativi alle immatricolazioni riportano un calo del 5,9% nei primi nove mesi, rispetto allo stesso periodo di 12 mesi fa. Con solo due segmenti in controtendenza, curiosamente posizionati agli estremi del mercato: i modelli fino a 125 cc e le maximoto oltre i 1.000 cc di cilindrata.
«Quest’anno - ha detto Guidi - le due ruote non sono in controtendenza rispetto alle auto. Noi stiamo perdendo come i costruttori di veicoli a quattro ruote ed è impensabile che questi ultimi mesi ci permettano di ribaltare la situazione. Ma un Salone di queste dimensioni rappresenta sicuramente un’opportunità per le industrie associate che cercano il modo di superare questa crisi».
Sotto il punto di vista dell’organizzazione nulla è stato lasciato al caso. Se Colonia, in calendario un mese prima dell’Eicma, ha sottratto molte delle anticipazioni per il 2009, Milano si difende.

«Innanzitutto con un incremento del 3% degli spazi espositivi rispetto a quanto avvenuto nel 2006 - sottolinea Costantino Ruggiero, direttore generale della manifestazione - quando si è verificata la stessa concomitanza. Inoltre abbiamo la certezza di potere offrire un panorama più che completo sulla realtà mondiale delle due ruote».

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