Ein Prosit Anche i lettori del Giornale a Tarvisio per fare un pieno di bontà

Tarvisio. Giovedì le prime cene, venerdì le primissime degustazioni, ieri il primo grande giorno, oggi il secondo e domani il terzo (e conclusivo) per la decima edizione di Ein Prosit a Tarvisio, dove l’Italia alcuni chilometri oltre lascia spazio a Austria e Slovenia e dove i lettori del Giornale (ingresso 20 euro, einprosit.org) si sono mescolati con gli appassionati di cibi e vini tra il Palazzo Veneziano a Malborghetto, la tensostruttura esterna, casa Oberrichter e i ristoranti della zona con i loro menù speciali. La crisi economica certo non piace a nessuno, ma è indubbio che i momenti neri fanno giustizia di tanta fuffa e accentua la richiesta di qualità, un desiderio che ha spinto gli organizzatori a creare laboratori nei quali artigiani, vignaioli, cuochi e pasticcieri danno il loro meglio. Sono ben 35 gli appuntamenti (nel 2007 quattro appena) e in pratica tutti e 800 i posti sono stati venduti in internet, qualcosa ancora per domani.

Occupati i posti per conoscere il vino (oggi i rossi austriaci, terra di grandi bianchi) e così quelli dei prodotti (oggi in scena la mozzarella di bufala) piuttosto che di chef pronti come Italo Bassi della Pinchiorri a rivelare i segreti della pasta ripiena, Alfonso Caputo della pasta al sugo di mare e i fratelli Costardi del riso in doppia lettura: dolce e salata.

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