El Matador, unica certezza di un anno strano

di Riccardo Signori

Potremmo consolarci pensando che il 3-1 del Manchester United al Chelsea sia stato una sorta di caccia all’errore, oppure che l’8-0 del Barcellona all’Osasuna dimostra l’atteggiamento gruviera delle difese spagnole: neppure il Parma contro la Juve ha raggiunto certi livelli di burrosità. Ma il tanto non potrà bastare ad evitare un certo grattar di crapa e una domanda: ma che campionato è mai questo? Un festival di incompiute. D’accordo, ci sono Juve e Napoli in testa. Gli occhietti famelici della gente bianconera sono uno spettacolo a sè. La spettacolarità del tifo del San Paolo è un ritorno al passato. Ma potrà mai essere questa Juve la Signora vera del nostro campionato? Riuscirà il Napoli a tener botta senza subire le pressioni di un presidente, una piazza, un allenatore un po’ esagitato? Sarebbe miracoloso. I due scudetti suoi li ha vinti con tecnici che sapevano tener basso il contagiri dell’esaltazione. E così Corrado Ferlaino, il presidente.
Invece per la Juve il problema è già diverso. Perfino Conte ha espresso qualche dubbio sulla bontà di una rosa che non ha la faccia da scudetto. Ed ecco la prima indicazione della stagione. Non c’è rosa sulla quale poter giurare e dire: è da scudetto. Non era nemmeno, l’anno passato, quella del Milan e oggi sta dimostrando ancora qualche mancanza. Non lo è quella dell’Inter che sta scontando qualche errore del tecnico e svarioni del mercato (servono centrocampisti più freschi). Potrebbe esserlo quella della Roma ma con troppe variabili, non ultimo il problema Totti. Ha tratto in inganno la Lazio, che per ora ha prodotto gioco più scarso dei cugini. Potrebbe esserlo quella del Napoli, se però si dedicasse solo al campionato. E non è detto che in difesa, alla lunga, non venga a mancare un po’ di qualità. Oggi, insieme a Juve e Napoli, stanno in testa al campionato due squadre smembrate dai rispettivi presidenti che hanno mollato giocatori di valore, ma non li hanno sostituiti in modo adeguato. L’Udinese ha già pagato nelle qualificazioni di Champions, il Cagliari sta solo godendosi le imperfezioni altrui. Vi sembra normale?
Trovare un poker di squadre in testa alla serie A senza avere un vero metro di paragone non è incoraggiante. Il Napoli ha pareggiato a Manchester, ma proprio ieri il City ha mostrato il senso della sua incompiutezza. Scoprire che la Juve, con poco più di niente in quanto a gioco, ha già scavato un bel fossato di 5 punti con Milan e Inter, è un campanello d’allarme. La Roma si sta inventando, anche nel gioco. Almeno il Napoli è più collaudato e si gode un cannoniere a prova di nobiltà.
«Matador» Cavani potrebbe essere l’uomo del destino, senza essere Maradona. Come lo è stato Ibra per il Milan. Forse è l’unica sicura sentenza di due giornate di A. Cavani e gli uruguaiani hanno il marchio doc.

Forlan potrebbe aiutare l’Inter, Giacomazzi e Grossmuller hanno trascinato il Lecce a Bologna: un segnale. Non a caso l’Uruguay, negli ultimi anni, è stata una delle squadre più forti del mondo. Più di Argentina e Brasile che hanno invaso Inter e Milan. Meditate!

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