Eletta la Pomodoro: per la prima volta il presidente è donna

A guidare il Tribunale di Milano sarà Livia Pomodoro. Sì unanime del Csm sulla nomina di un magistrato di «grande spessore professionale», di «multiforme esperienza» e con «padronanza dei meccanismi giudiziari, unitamente a quelli più strettamente organizzativi».
Note della quinta commissione del Csm, che evidenzia la biografia dell’attuale presidente del tribunale dei minorenni meneghino «la carriera con funzioni giudicanti - sia nel civile che nel penale - e requirenti - di merito e di secondo grado» ma anche «direttive». Passato (e presente) professionale che ha consentito a Livia Pomodoro di aver la meglio su una ventina di concorrenti.
Originaria di Molfetta, Livia Pomodoro, 66 anni, è in magistratura dal 1965 e dal 1993 guida il tribunale per i minorenni dopo essere stata a lungo procuratore presso lo stesso ufficio giudiziario. Per due anni, dal 1991 al 1993, è stata anche capo di gabinetto al ministero di Giustizia, con i guardasigilli Claudio Martelli e Giovanni Conso.
È la prima volta che una donna è al vertice del Palazzo di Giustizia milanese, nonostante le donne rappresentino il quaranta per cento dei giudici e dei pm. Motivo «d’orgoglio per Milano, che si pone all’avanguardia» chiosa il vicesindaco Riccardo De Corato: «La scelta di Livia Pomodoro è ineccepibile.

Del resto il vasto consenso raccolto in sede di candidatura dava già il segno delle qualità riconosciute a chi ha svolto una lunga e meritevole carriera in magistratura. Carriera che saprà continuare con quella stessa dedizione e professionalità già dimostrata guidando il tribunale per i minorenni».

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