Cronache

Come elettore devo pensare che non conto più nulla Bastano pochi parlamentari

Caro Massimiliano, le note vicende nazionali mi inducono ad una riflessione che provocatoriamente ti giro, premettendoti che è volutamente provocatoria pur essendo ben evidenti le motivazioni di questa crisi e di questo governo «tecnico» che speriamo tutti sia poi veramente utile al superamento della crisi stessa.
Se i politici che ricevono il mandato diretto dalla popolazione, e che in quanto eletti rispondono del loro operato alla stessa popolazione, non determinano più le essenziali funzioni di governo ovvero l’analisi e la scelta delle modalità di imposizione fiscale e di spesa in quanto demandate ad un pool di tecnici e di super-studiosi, limitandosi – per così dire e sempre provocatoriamente – all’approvazione o meno di tali scelte io, in quanto elettore, cosa devo pensare del mio ruolo di elettore e della Politica se non che per approvare il compito delle migliori teste «tecniche» pensanti del paese (e quindi in linea di principio il migliore possibile fra le varie alternative disponibili) non ho bisogno di una marea di deputati e senatori ma forse sarebbe più che sufficiente una frazione della stessa democraticamente eletta?

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