Cronaca locale

Elezioni in Lombardia: ecco eletti e bocciati Mario Sala: 21.151 voti

23 consiglieri per il PdL, 18 per la Lega Nord più 8 eletti dal listino bloccato. Per l'opposizione (Pd, Idv, Sel, Pensionati e Udc) invece solo 30 eletti, più Penati dal listino

Elezioni in Lombardia: 
ecco eletti e bocciati 
Mario Sala: 21.151 voti

Milano - Questi gli ottanta eletti al Consiglio regionale della Lombardia secondo i dati del Ministero dell’Interno. Il record di preferenze in regione è andato a Mario Sala (Pdl): 21.158 nella provincia di Milano. Al secondo posto il leghista Angelo Ciocca che, nel pavese, ha racimolato quasi 19mila voti. Poi l’assessore Stefano Maullu circa 17.400. Renzo Bossi, il figlio 22enne di Umberto, è stato, con 12.893 preferenze, il primo degli eletti della Lega in provincia di Brescia.

Maggioranza Popolo della libertà (23 consiglieri): Mario Sala, Stefano Maullu, Alessandro Colucci, Sante Zuffada, Domenico Zambetti, Romano La Russa, Massimo Buscemi, Angelo Giammario (Milano); Raffaele Cattaneo, Rienzo Azzi (Varese); Giorgio Pozzi e Gianluca Rinaldin (Como); Carlo Maccari (Mantova); Giovanni Rossoni (Cremona); Giulio Boscagli (Lecco), Giancarlo Abelli (Pavia); Marcello Raimondi, Carlo Saffioti (Bergamo); Massimo Ponzoni e Stefano Carugo (Monza); Mauro Parolini, Franco Nicoli Cristiani, Margherita Peroni (Brescia). Lega Nord (18 consiglieri): Davide Boni, Fabrizio Cecchetti, Jari Colla, Max Orsatti (Milano); Claudio Bottari (Monza); Angelo Ciocca (Pavia); Giosuè Frosio, Daniele Belotti, Roberto Pedretti (Bergamo); Ugo Parola (Sondrio); Dario Bianchi (Como); Giangiacomo Longoni e Luciana Ruffinelli (Varese); Massimiliano Romeo (Monza); Renzo Bossi, Pierluigi Toscani e Alessandro Marelli (Brescia), Stefano Galli (Lecco). Sono inoltre stati eletti nel listino bloccato (a 8 nomi): Roberto Formigoni, Paolo Valentini Puccitelli (Pdl), Doriano Riparbelli (Pdl), Roberto Alboni (Pdl), Nicole Minetti (Pdl), Giorgio Puricelli (Pdl), Andrea Gibelli (Lega Nord) e Cesare Bossetti (Lega Nord).

Opposizione Partito democratico (21 consiglieri): Fabio Pizzul, Arianna Cavicchioli, Carlo Borghetti, Francesco Prina, Franco Mirabelli, Sara Valmaggi (Milano); Giovanni Pavesi (Mantova); Agostino Alloni (Cremona); Fabrizio Santantonio (Lodi); Giuseppe Villani (Pavia); Maurizio Martina, Mario Barboni (Bergamo); Angelo Costanzo (Sondrio); Luca Gaffuri (Como); Giuseppe Civati, Enrico Brambilla (Monza), Gianni Cirelli, Gianbattista Ferrari (Brescia); Carlo Spreafico (Lecco); Stefano Tosi e Alessandro Alfieri (Varese). Italia dei Valori (4 consiglieri): Giulio Cavalli, Stefano Zamponi (Milano); Gabriele Sola (Bergamo); Francesco Patitucci (Brescia). Partito Pensionati (un consigliere): Elisabetta Fatuzzo (Milano). Sinistra ecologia e libertà (un consigliere): Chiara Cremonesi. È inoltre eletto in consiglio Filippo Penati, candidato presidente della coalizione giunta al secondo posto alle elezioni regionali. Udc (3 consiglieri): Enrico Marcora (Milano); Valerio Bettoni (Bergamo); Gianmarco Quadrini (Brescia).

Esclusi eccellenti e non  Non sono passati il "geometra di Arcore", Francesco Magnano (era nono nel listino di Roberto Formigoni), e Luciano Bresciani (assessore lombardo alla Sanità e medico di Umberto Bossi; ultimo nell’elenco). È lunga la lista degli esclusi eccellenti dal voto regionale in Lombardia. A cominciare dal listino di Filippo Penati al quale è andato un solo seggio in Consiglio regionale. Non siederanno quindi nell’assemblea l’hostess di Alitalia Maruska Piredda, volto della rivolta dei precari e candidata dell’Italia dei Valori (eletta però in Liguria) e il campione mondiale di ciclismo, Gianni Bugno. Non è passato Riccardo Sarfatti, ex sfidante di Roberto Formigoni nelle regionali del 2005.  Tornando nel milanese, escluso il giovane presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri (Pdl), terzo tra i non eletti. Ma anche Antonella Maiolo, sorella dell’ex assessore comunale di Forza Italia, Tiziana, e Giulio Gallera (presidente del Pdl nel Consiglio comunale e primo tra i non eletti). Tra gli esclusi di rilievo figurano gli altri candidati a presidente della Regione. In primo luogo, l’ex segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta (l’Udc ha ottenuto solo tre consiglieri). Poi il candidato della Federazione della sinistra, Vittorio Agnoletto; quello del ’Movimento a 5 stelle, Vito Crimi; e GianMario Invernizzi di Forza nuova: non hanno ottenuto seggi. Nessun eletto, quindi - come era ampiamente previsto - nel listino di Agnoletto: Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Margherita Hack e Paolo Rossi.

Le candidature eccellenti, infatti, avevano più che altro valore simbolico.

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