Londra - Chiudiamo Internet: questa la proposta-shock lanciata dalla popstar inglese Elton John. Il cantante ha iaffermato che la Rete spinge la gente a isolarsi e starebbe progressivamente cancellando l’arte e la buona musica. "Per colpa di Internet la gente non esce più, non socializza - ha detto Elton John al tabloid britannico Sun -. Sta in casa per conto proprio". La popstar ha inoltre auspicato una sollevazione popolare per rivoluzionare il mondo dell’arte e della musica: "Io dico alla gente: uscite, comunicate - ha detto l’artista -. Spero che il prossimo movimento musicale demolisca definitivamente Internet. Dobbiamo scendere in strada e protestare, anzichè stare a casa sui blog. Penso che sarebbe un grande esperimento spegnere internet per cinque anni - ha continuato - e vedere che sorta di arte viene prodotta in quel lasso di tempo. Il punto è che c’è troppa tecnologia disponibile: scommetto che se si riuscisse a fare questa prova, verrebbe fuori musica molto più interessante di quella che si ascolta al giorno d’oggi". Elton John, che ha compiuto da poco i 60 anni, è noto per essere un forte oppositore della tecnologia: "Sono il più grande tecnofobo di tutti i tempi - ha detto in un’altra occasione il cantante -. Non possiedo un cellulare, né un iPod. Sono un vero luddista su queste cose".
L’ultimo concerto dell’artista britannico è stato però trasmesso in streaming su internet, e tutta la sua discografia è disponibile in Rete per il download. Non per questo Elton John rinuncia alla crociata contro la tecnologia, sparando anche a zero su altri artisti più giovani che grazie ad Internet si sono affermati e fatti conoscere. "All’inizio degli anni Settanta, venivano lanciati almeno dieci nuovi album alla settimana, ed erano fantastici - ha detto -. Ora sei fortunato se trovi dieci album all’anno di quella qualità. Eppure, escono molti più dischi nuovi adesso". L’ultimo album di Elton John, "The Captain and The Kid", ha registrato vendite deludenti in Gran Bretagna: 100mila copie.
In passato, l’artista aveva attribuito ad internet la responsabilità dei cali nelle vendite di dischi, avanzando anche azioni legali contro i siti di filesharing, attraverso i quali gli utenti possono scambiarsi gratuitamente musica ed altro materiale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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