Udine - Sono comparse stamattina, davanti ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Udine, le quattordici persone indagate per concorso in omicidio volontario aggravato
per la morte di Eluana Englaro, avvenuta a Udine il 9 febbraio
scorso.
Per primo l'anestesista De Monte Il primo a presentarsi davanti ai Carabinieri è stato l’anestesista
Amato De Monte, accompagnato dall’avvocato
Massimiliano Campeis. Non ci saranno interrogatori, ma sarà chiesto agli indagati di
nominare i difensori e di eleggere il domicilio per gli atti
dell’inchiesta.
Alle tredici toccherà a Englaro Beppino Englaro comparirà intorno alle
13 davanti ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Udine per la
nomina del difensore e l’elezione del domicilio nell’ambito del
procedimento avviato dalla Procura della Repubblica di Udine nei
suoi riguardi e di altre 13 persone per l’ipotesi di concorso in
omicidio aggravato in ordine alla morte di Eluana.
Beppino Englaro, come lui stesso ha riferito, nominerà l’avvocato
Giuseppe Campeis e il professor Vittorio Angiolini, i due legali che
finora l’hanno seguito nella vicenda della figlia.
Infermiera: "Mi sento tranquilla" "Mi sento assolutamente tranquilla.
Non c’e niente che possano imputarci se non l’aiuto a questa
persona ad andarsene, a fare il suo percorso di fine vita". Lo ha
detto Maria Marion, infermiera, che è anche consigliere comunale di
Udine, e che ha fatto parte dello staff di volontari
dell’associazione "Per Eluana", messosi a disposizione per attuare il
protocollo per la sospensione della alimentazione e idratazione a
Eluana Englaro.
Maria Marion è comparsa oggi davanti ai Carabinieri del Nucleo
investigativo di Udine nell’ambito del procedimento avviato dalla
Procura della Repubblica del capoluogo friulano per l’ipotesi di
reato di concorso di omicidio aggravato in relazione alla morte di
Eluana Englaro. "Non c’è assolutamente niente - ha detto Marion uscendo dalla
caserma dei Carabinieri - nessuna contestazione se non quegli atti
dovuti, legati ai procedimenti in corso".
Marion ha riferito di aver nominato il proprio difensore l’avvocato
Campeis "perchè - ha spiegato - insieme abbiamo deciso che
potrebbe essere il suo studio a seguire il caso".
Il ministro Bondi: inchiesta poco civile e cristiana "Vorrei, come credo tutti gli italiani, vivere in un Paese in cui
non scoppiassero più guerre fra Guelfi e Ghibellini sul valore della vita e non avvenissero più episodi come quello di
una Procura costretta ad aprire un'inchiesta che coinvolge il padre di Eluana. E' tutto poco civile e per niente
cristiano". Lo afferma in una nota il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi.
Restituite le foto di Eluana al fotografo Sono state restituite al fotogiornalista
Francesco Bruni le foto scattate nella stanza di Eluana Englaro il
giorno prima della sua morte, sequestrate nei giorni scorsi dai
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Udine.
La restituzione è stata disposta dal sostituto Procuratore della
Repubblica di Trieste Federico Frezza che non ha convalidato il
sequestro.
Le foto (in tutto 73) si trovano su un unico Cd che - si è saputo
dallo stesso Bruni - è stato riconsegnato al fotogiornalista ieri sera,
nella sede del Comando Provinciale di Trieste dei Carabinieri, dove
lo stesso Bruni le aveva consegnate nei giorni scorsi, su invito dei
militari.
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