Elzeviri televisivi con Fava

Fa piacere rivedere in video, nella sua veste di colto e saggio affabulatore, Claudio G. Fava. Accanto a Mario Paternostro (ideatore del programma), ecco Fava raccontare piccole storie, ricordi, appunti di cinema, di cultura, di varia umanità. Il titolo della trasmissione è: «Dialoghi sui minimi sistemi» e, come li definisce Paternostro, sono «elzeviri televisivi». Fava, col suo immancabile farfallino (ma è sempre lo stesso dagli anni Sessanta?) si diverte a narrare, a ricordare, a sottolineare, ad ironizzare. Insomma un ritorno al video divertente e soprattutto colto e approfondito. Fava è stato per tanti anni capostruttura in Rai, è stato lui a portare in Italia «Beautiful», è stato lui a far conoscere cicli di film fra i più stimolanti e meno conosciuti. Raggiunta la... maggiore età (professionale) ha deciso di riapparire su un video privato ed ha accettato l’invito di Paternostro nel «dialogare» sui minimi sistemi. Un quarto d’ora molto godibile: con appunti (e non potevano mancare) anche sul «suo» Genoa, che lo ha fatto e continua a farlo tormentare.
Zerbini. Paolo Zerbini (che è stato considerato fra i più «vanitosi» giornalisti genovesi, battendo sul filo di lana anche Franco Manzitti) dovrebbe andare in pensione fra non molto. E voci di corridoio dicono che avrebbe già pronto (e tenuto caldo, caldo) un bel posto da direttore alla TeleGenova di Raimondo Lagostena. Come si sa, l’emittente più antica della città, dovrebbe trasferirsi in Piccapietra in studi nuovi e tecnologicamente molto ben attrezzati. E quindi anche un direttore ben attrezzato farebbe piacere all’editore. Naturalmente sono solo sussurri, per ora. Vedremo se diventeranno delle «grida».
Lentini. Sarà solo un pettegolezzo del mondo giornalistico televisivo o realtà? Davide Lentini, fra i nomi giovani emergenti del giornalismo genovese (è alla redazione di Primocanale, sotto l’ala protettrice del direttore Paternostro, che lo ha plasmato sul versante di una rigorosa professionalità) è stato notato, in un ristorante milanese, accanto ad una ormai affermata giornalista genovese. Una collega, che prima lavorava con Bruno Vespa (e sapeva tutto sul delitto di Cogne) ed ora si è spostata verso Enrico Mentana e sa tutto sul delitto di via Poma a Roma.
A che si deve questo incontro? Si sa che la redazione giornalistica di Mentana sta cercando forze nuove, energie fresche: e questa giornalista, si sussurra, avrebbe suggerito l’ingaggio del pimpante Lentini.
Se ne vanno. A proposito di «fughe dalla città», è questo un periodo nel quale parecchi colleghi scappano dalla Lanterna chiamati ad incarichi in testate nazionali. Anni fa la prima a «scappare» fu Maria Latella (ex moglie di Mario Bottaro) che si aprì ad una brillantissima carriera, prima al «Corriere della Sera» e da un anno direttrice di «Anna». Poi fu la volta di Ilaria Cavo (sempre donne!) passata prima alla Rai ed ora a Mediaset con «Matrix».

Quest’anno è stata la volta di Teo Chiarelli, voluto da suo amico genovese Giulio Anselmi alla «Stampa» nel dipartimento economico e da poco anche Raul De Forcade (cresciuto sotto l’ala di Mimmo Angeli al «Corriere Mercantile») è passato al «Sole 24 ore» come columnist economico. Insomma anche la nostra città offre ottime firme giornalistiche all’informazione nazionale. Buon segno.

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