Indirizzare i rom verso lintegrazione sociale e la legalità. Il primo passo in questa direzione è stato compiuto ieri dalla prefettura, che ha conferito al Comune la qualifica di «soggetto attuatore per gli interventi relativi allemergenza nomadi».
Lordinanza prefettizia prevede la messa a punto degli interventi relativi alla ristrutturazione e alleventuale ampliamento dei 7 campi autorizzati ovvero Castel Romano, Salone, Camping River, Candoni, Lombroso, Gordiani, Camping Nomentano. Tutti i lavori dovranno essere approvati dal Commissario delegato allemergenza rom e, prima di aprire i cantieri, verrà predisposto per ogni accampamento un progetto preliminare relativo alle opere da realizzare in base agli standard europei e alle normative vigenti in materia. I disegni, poi, dovranno essere sottoposti allattenzione del prefetto, passare alla stesura definitiva e solo allora ottenere il nullaosta finale.
«Con questo atto si entra nel vivo - dice lassessore alle Politiche sociali del Comune, Sveva Belviso -. Dopo lapprovazione e lacquisizione del Regolamento prefettizio, passiamo alla seconda fase del piano che prevede la realizzazione di una serie di azioni immediate allinterno dei sette accampamenti. In questo modo si procederà ad adeguare i campi sulla base di quanto previsto dal nuovo Regolamento, in particolare per quanto riguarda le norme da osservare, la presenza di presidi di vigilanza e socio educativi, la realizzazione di operazioni di manutenzione. Rendere i villaggi più sicuri significa garantire alle persone che vi abitano e, in generale a tutti i cittadini, più tutela e sicurezza».
Intanto ieri poliziotti e vigili hanno fatto un censimento del campo rom di via della Cesarina controllando 47 strutture abitative. Gli abitanti erano 141, di cui 89 romeni e 52 bosniaci. Trentuno sono stati accompagnati allUfficio Immigrazione per accertarne la posizione.
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