Emergenza rifiuti, i sindaci non firmano l'intesa Ma Bertolaso: "Non arretriamo di un passo"

Vertice in Prefettura a Napoli con Bertolaso: "Cava Vitiello, per ora lì non si fa nulla. Cava Sari chiusa tre giorni, Napoli ripulita in 3 o 4 giorni. Deluso dai sindaci che non hanno firmato". Langella: "Continueremo a cercare l'intesa". I comitati: "Passi avanti". Ancora scontri nella notte a Terzigno, cinque poliziotti e un carabiniere feriti. Scoperto esplosivo. Corteo di protesta

Emergenza rifiuti, i sindaci non firmano l'intesa 
Ma Bertolaso: "Non arretriamo di un passo"

Terzigno (Napoli) - "Non arretriamo di un passo. Andremo avanti con l' accordo, rispettando i punti del decreto". Il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, conferma la linea decisa per l'emergenza rifiuti, dopo il "no" arrivato dai sindaci. "Consideriamo questo accordo valido", ha aggiunto Bertolaso, facendo riferimento all'intesa proposta ai sindaci, e per questo ci sarà un "rispetto unilaterale". Il sottosegretario ha aggiunto che verranno seguiti tutti i punti del documento messo a punto ieri, che "va oltre quello che dovevamo fare, lo Stato anche in questo caso farà lo Stato". Una decisione, ha aggiunto, "non di fermezza ma di saggezza".

Il congelamento di Cava Vitiello (Terzigno) come sito per discarica avrà un tempo "lungo, non certo poche settimane": "noi avevamo proposto lo stop fino al dicembre 2011, ma per i sindaci era troppo poco e quindi abbiamo scritto sul documento: sospensione 'a tempo indeterminato. Per ora l' apertura è rimandata alle calende greche, per ora lì non si fa nulla. Sarà installato un tavolo istituzionale e l' obbiettivo è di non farne nulla. Ma non possiamo cancellare cava Vitiello dalla legge".

"Napoli sarà pulita entro 3-4 giorni" ha detto il responsabile della Protezione nella conferenza stampa tenuta in prefettura insieme al presidente della giunta regionale campana Stefano Caldoro.

Cava Sari chiusa tre giorni La discarica di Terzigno già in funzione, resterà chiusa per tre giorni, nel corso dei quali saranno eseguite analisi sull' aria e sull' acqua, con riferimento ad un eventuale inquinamento della falda acquifera. Una volta conosciuti i risultati della analisi, la discarica sarà riaperta ed accoglierà solo i rifiuti dei Comuni vesuviani compresi nella "zona rossa".

Chiaiano, nessun aumento di sversamenti Gli sversamenti di rifiuti nella discarica di Chiaiano non aumenteranno. "Abbiamo preso impegni anche con i cittadini di quella zona - ha detto Bertolaso - per gli orari e per le volumetrie di rifiuti sversati". "Poi se questa notte dovesse accadere l'apocalisse sarebbe una strumentalizzazione". I cittadini delle aree interessate dalla cava di Chiaiano, ha tenuto a sottolineare Bertolaso, "non si lamentano per il cattivo odore perché la discarica è gestita bene e funziona" 

Deluso dai sindaci Bertolaso non nasconde la delusione per la mancata firma dei sindaci vesuviani al documento di accordo predisposto ieri. "Avevamo la sensazione che il documento stilato ieri fosse condiviso non solo dai sindaci, ma anche dalle 'madri vulcaniche' e dagli altri rappresentanti dei Comitati anti-discarica, ed eravamo cautamente ottimisti sull' essere vicini alla conclusione della vicenda". 

"Berlusconi commosso per le lamentele" Il premier Berlusconi si era "commosso" per le "lamentele" che arrivavano dalla popolazione dei comuni vicini a cava Vitiello contro l'apertura della discarica, ma "io gli ho spiegato che quel sito non poteva essere escluso, perché è stato indicato dalla legge", ha raccontato Bertolaso. "Non si può escludere Cava Vitiello perché noi non facciamo parte del Parlamento, possiamo segnalare questa esigenza a livello di esecutivo e di Parlamento, ma ricordo che quando due anni fa il decreto venne convertito in legge, anche l'articolo 6, che individuava le discariche, fu approvato a larghissima maggioranza sia dal Senato che dalla Camera". "Ho parlato 4-5 volte al giorno con Berlusconi - ha proseguito il capo della Protezione civile - per tenerlo informato sulla vicenda, lui è estremamente attento, lui aveva formulato riservatamente alcune idee. Io ho detto ai comitati che se il presidente non è andato a Terzigno e se Cava Vitiello non è stata cancellata la colpa è mia. Prendetevela con me, perché io - ha sottolineato - ho spiegato a Berlusconi che con l'incredibile dose di umanità che lo caratterizza si è fatto commuovere dalle lamentele, che noi potevamo fare tutto tranne che cancellarla. Altrimenti - ha aggiunto - noi dovevamo cancellare tutte le discariche previste dalla legge: o le cancelliamo tutte o nessuna, non ci sono cittadini di serie A e di serie B".

I comitati: passi avanti "E' positiva l'apertura di Bertolaso sulla istituzione del comitato tecnico, ma condizione indispensabile per proseguire il confronto è la cancellazione dalla legge 123 che riguarda Cava Vitiello". Questa la prima reazione, a Terzigno, dei comitati anti-discarica alle parole del responsabile della protezione civile. E' categorico Francesco Matrone, rappresentante dei comitati di protesta contro il progetto di utilizzo di un secondo invaso nel perimetro del parco nazionale del Vesuvio. Matrone rilancia sul documento proposto ieri dal Capo del Dipartimento della protezione civile: "Dobbiamo fare una bonifica seria di Cava Sari, capire cosa ci sia finito dentro in questi mesi". Il rappresentante dei manifestanti si dice, però, soddisfatto della istituzione del comitato tecnico: "Mi sembra un passo in avanti", aggiunge. Infine rivolge un appello anche alle istituzioni affinché sia tutelata "quella parte movimentista perbene". Infatti a rubare la scena nelle ultime notti è stata una frangia di violenti "che non hanno nulla a che fare con noi", aggiunge sempre Matrone.

Il no dei sindaci Non hanno firmato il documento stilato ieri durante il vertice in prefettura i sindaci che oggi hanno partecipato a un nuovo vertice con il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, i presidenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli, Stefano Caldoro e Luigi Cesaro, il prefetto Andrea De Martino e i sindaci dei comuni interessati. Al centro dell'incontro la discussione del documento stilato nel vertice di ieri sull'emergenza rifiuti. La linea dei sindaci dei paesi vesuviani è di ottenere maggiori garanzie su Cava Vitiello, anche attraverso una modifica della legge 123/2008. La notizia del "no" è stata data dal sindaco di Boscoreale al termine dell'incontro. "Continueremo a cercare il dialogo, da parte di Bertolaso c'é l'interesse a mantenere gli impegni". Ha detto Langella lasciando la Prefettura. "E' necessario fare gli opportuni controlli e riscontri per verificare il reale stato di Cava Sari", ha aggiunto. "Abbiano intenzione di presentare denuncia contro la gestione della discarica da parte di Asia (l'azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, ndr) - ha sottolineato rispondendo a una domanda dei cronisti - A nostro avviso ci sono state delle irregolarità nella gestione della cava, così come avevamo già segnalato alla procura di Nola". il prossimo incontro in prefettura è previsto - fa infine sapere Langella - martedì 26 ottobre. 

Ancora una notte di scontri fra manifestanti e polizia a Terzigno, mentre i cittadini sembrano intenzionati a respingere la proposta di accordo stilata nella notte in prefettura, a Napoli: una proposta che tra l'altro prevede la sospensione "a tempo indeterminato" di ogni decisione relativa all'apertura di Cava Vitiello, la seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, e di interrompere per tre giorni il conferimento di rifiuti nella cava ex Sari, per gli accertamenti ambientali e sanitari e, dopo, riprendere eventualmente i conferimenti solo dei comuni del comprensorio.

Almeno tre molotov sono state fatte esplodere lungo la strada che dal centro di Boscoreale conduce alla rotonda Panoramica, quartier generale dei manifestanti. Le forze dell'ordine sono state bersaglio di un fitto lancio di petardi: cinque agenti di polizia e un carabiniere sono rimasti feriti. Un uomo e una donna sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: saranno giudicati lunedì con rito direttissimo.

I cittadini della zona - già la scorsa notte, ma anche stamattina, in un incontro con il sindaco di Boscoreale, Gennaro Lancella - hanno detto che l'ipotesi di accordo prospettata ieri durante il vertice in Prefettura è insoddisfacente e deve essere respinta. Secondo i manifestanti è inaccettabile che si parli solo di accantonamento del progetto di apertura di un secondo sversatoio all'interno di Cava Vitiello, mentre sollecitano un provvedimento legislativo che cancelli del tutto questa ipotesi. Preoccupazioni vengono espresse anche in merito alla bonifica di Cava Sari, la discarica attualmente in esercizio dalla quale si sono levati miasmi che hanno scatenato la protesta degli ultimi giorni.

Al termine di un lungo corteo che si è snodato lungo le strade di Boscoreale, alcuni bambini, accompagnati dal sindaco Lancella, si sono recati davanti al cancello della Cava Sari dove hanno deposto una corona di fiori "per ricordare che così muore il Parco del Vesuvio". Il corteo di protesta contro l'ipotesi di apertura della seconda discarica di cava Vitiello si è svolto senza incidenti.

Protesta a Chiaiano Si allarga il fronte della protesta contro le discariche. All'alba un gruppo di manifestanti ha inscenato una manifestazione dinanzi all'ingresso della discarica di Chiaiano in via Cupa del Cane. Alcune decine di persone, secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, hanno rallentato l'accesso dei camion all'invaso, l'unico finora utilizzato al momento dal comune di Napoli per lo smistamenti di 700 delle oltre 1400 tonnellate di rifiuti quotidianamente prodotte. Le operazioni di scarico sono riprese regolarmente solo grazie all'intervento della Polizia che ha presidiato per qualche ora sia l'accesso di Chiaiano che quello dei Camaldoli.

Esplosivo a Terzigno Un quantitativo di materiale esplosivo è stato trovato dalla polizia in un piazzale non lontano dalla rotonda Panoramica, che è diventato il quartier generale dei rivoltosi e che da qualche giorno è lo scenario degli scontri tra una falange di violenti e le forze dell'ordine. Secondo quanto si apprende non si tratterebbe di un quantitativo eccessivo ma non si esclude che sia stato depositato in quel luogo da chi forse anche nei prossimi giorni avrebbe voluto riaccendere lo scontro. Sul materiale sequestrato sono in corso accertamenti.

Raccolta straordinaria a Napoli Un piano di raccolta straordinaria dei rifiuti è in corso a Napoli dalla notte. Gli autocompattatori dell' Asia sono al lavoro in diverse zone della città, compreso il centro cittadino, per rimuovere i rifiutisi accumulati in seguito al blocco della discarica di Terzigno. "Stiamo lavorando ininterrottamente da questa notte - ha detto all' Ansa il presidente dell' Asia (Azienda di igiene ambientale) Claudio Cicatiello - l' obbiettivo è quello di raccogliere tra le 250 e le 400 tonnellate di rifiuti in più al giorno, rispetto alla media giornaliera di 1250-1400.

Ogni volta che c' è un mezzo disponibile lo mandiamo a raccogliere, con il personale che sta lavorando in straordinario". Gli automezzi dell' Asia potranno sversare negli Stir di Tufino e di Giugliano, dopo l' autorizzazione del responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso.

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