Emergenza sbarchi, tunisini a Genova in un container

L’esodo di clandestini che dai paesi del nord Africa cercano di arrivare in Italia e che sta creando anche tensioni politiche tra il governo italiano e l’Unione Europea, comincia ad avvertirsi anche in Liguria. Non sono arrivati su un carretta del mare ma attraverso il traghetto Splendid della Grandi Navi Veloci che ha attraccato in porto a Genova nella notte tra martedì e mercoledì. Potevano morire di fame e di freddo tre clandestini tunisini trovati la scorsa notte all’interno di un semi-rimorchio parcheggiato da lunedì sera nel piazzale di Ponte Caracciolo, nel porto di Genova.
I nordafricani sono rimasti bloccati all’interno del container per più di ventiquattro ore. Sono stati salvati da una pattuglia della polizia marittima che, impegnata in un servizio di controllo nello scalo genovese, ha udito i loro lamenti e ha fatto scattare l’allarme. I clandestini erano nascosti in un vano, ricavato all’interno del rimorchio tra il carico di «parasole» in cartone che una ditta di Novi Ligure importa dalla Tunisia.
L’allarme è scattato intorno alla mezzanotte. A segnalare la presenza dei tre extracomunitari sono stati alcuni addetti del porto che hanno sentito bussare insistentemente all’interno del container durante le operazioni di scarico. Sul posto sono accorsi i poliziotti della Polmare e i mezzi del 118. Gli agenti hanno rotto i sigilli e soccorso i tre clandestini che avevano con sé ancora qualche bottiglia d’acqua e delle tavolette di cioccolato.


Secondo quanto stabilito dai medici dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, dove sono stati visitati per un principio di disidratazione e di ipotermia, avrebbero tra i venticinque ed i trent’anni. Gli agenti della Polmare dopo le dimissioni li hanno affidati al comandante della Splendid, il traghetto della Grande Navi Veloci sul quale si erano imbarcati domenica mattina da Tunisi e che li riporterà in patria.

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