Emilia rossa regno degli evasori

Offensiva del Fisco: uno su quattro di chi è "emigrato" verso i paradisi fiscali proviene dalla roccaforte del Pd. Più di 7mila risiedono a San Marino dove il sistema tributario è favorevole. Ora con lo scudo fiscale i capitali potrebbero rientrare

Emilia rossa regno degli evasori

Se l’occasione fa l’uomo ladro, la vicinanza di San Marino è una bella tentazione per risparmiare sulle tasse. Così dall’Emilia Romagna, ricca popolosa e rossa, molti hanno trasferito la residenza nella minuscola Repubblica, che offre due vantaggi: la prossimità geografica e il sistema tributario favorevole. In 7.451 hanno traslocato, almeno ufficialmente, sotto al Titano da quella terra fertile e conviviale che ha dato i natali a Luciano Pavarotti e Alberto Tomba (già pizzicati dal fisco) ma anche a Pierluigi Bersani e Dario Franceschini, che forse hanno appreso la notizia con un certo imbarazzo. Che migliaia e migliaia di conterranei abbiano preso la scorciatoia sanmarinese apparirà una contraddizione anche per tanti onesti «compagni», spettatori di qualcosa che assomiglia a un tradimento ideologico; perché in Emilia anche molti datori di lavoro, e non solo lavoratori, sono in linea con la tradizione politica di sinistra.

Il numero proviene dagli elenchi dell’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, e si riferisce a quelli in Paesi con fiscalità privilegiata. Ne sono stati accertati più di 29mila, per la precisione 29.158, distribuiti tra piccole oasi europee, isole dei Caraibi, Stati arabi, asiatici o africani. Di tutti costoro si sta interessando il fisco nell’attività di lotta all’evasione fiscale intensificata proprio in parallelo allo scudo fiscale: costoro non potranno aderirvi, avendo optato per la residenza all’estero. In tutto saranno 40mila i destinatari di un modulo di avviso: ai residenti si aggiungono coloro che, negli ultimi cinque anni, hanno alternato la residenza in Italia con quella in qualche Paese estero.

I sanmarinesi-ex italiani sono 8.490, di cui, appunto, 7.451 solo dall’Emilia Romagna: come dire che uno su quattro degli italiani residenti in paradisi fiscali ha scelto di trasferirsi a due passi da casa, cosa che genera più di qualche sospetto. L’altro polo di attrazione è il Principato di Monaco, dove gli italiani residenti sono 4.648, di cui 1.327 provenienti dalla Liguria, 942 dalla Lombardia e 812 dal Piemonte. Montecarlo è la meta preferita anche del Lazio (517). Il 77,8% degli italiani è concentrato in 7 paradisi, sui 54 dell’elenco: San Marino, Monaco, Uruguay, Costarica, Ecuador, Emirati Arabi, Liechtenstein.

Un buon numero di residenti italiani segue anche rotte più lontane. Così, a fianco dei 3.553 italiani residenti in Uruguay, ci sono 637 italiani che risiedono ad Hong Kong, 1.702 negli Emirati Arabi Uniti, 925 nelle Isole Bermuda, 887 a Singapore e 548 nell’isola di Anguilla.
Nella lista dei 54 paradisi tracciata dal fisco ci sono anche mini-Stati su isole dai mari caldi, come l’atollo di Nieu dove due italiani (un lombardo e un siciliano) hanno spostato la residenza. Più affollate di nostri connazionali residenti sono invece le isole Cayman che registrano 29 italiani. Ma a scegliere il mare a bassa fiscalità dei Caraibi sono anche i 925 italiani che risiedono a Bermuda, i 5 di Saint Kitts e Nevis, i 4 dell’isola Santa Lucia, i 548 di Anguilla o i 6 dell’arcipelago corallino Turks e Caicos. Nell’Oceano Indiano sono invece 86 gli italiani che hanno trasferito l’indirizzo alle Seychelles, ai quali si aggiungono i 23 delle Maldive e i 123 della Mauritius.


Come dicevamo, un italiano su quattro, tra i «residenti in Paradiso» è originario dell’Emilia Romagna (7.451). Seguono, distaccati, Lombardia e Lazio, rispettivamente con 4.243 e 2.934 residenti in aree a fiscalità agevolata. La «classifica» vede poi la Liguria, il Piemonte, il Veneto e le Marche.

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