Avvio danno in grande stile per il teatro capitolino. Nel panorama dei debutti attesi in città per i primi giorni del 2006 fanno infatti capolino lavori di successo già annoverati tra le produzioni più interessanti della stagione. La rosa delle proposte comprende ovviamente operazioni di diverso genere: molti i testi classici e i registi di fama, ma non mancano le belle novità e le presenze giovanili importanti (citiamo almeno Ascanio Celestini, allAmbra Jovinelli dal 24 con il suo nuovo spettacolo La pecora nera, ed Emma Dante al Vascello con La Scimia), anche se a fare da asso piglia tutto ci pensano soprattutto gli attori. Sono loro, i grandi interpreti della nostra scena, i veri protagonisti della programmazione di gennaio. Ad iniziare da nomi come Mariangela Melato e Gabriele Lavia (anche regista), insieme sul palcoscenico dellArgentina (con debutto fissato per il 10) in Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee: arguta disamina di crisi personali, sentimentali e collettive che trasforma il salotto di una coppia americana appartenente allupper class in una macchina della tortura foriera di insanabili delusioni. E punta lo sguardo sulla famiglia e sulla fragilità del rapporto moglie/marito anche Il padre di August Strindberg che trova in Umberto Orsini e Manuela Mandracchia due interpreti quanto mai sensibili, capaci di votarsi al rigore del regista Massimo Castri e di restituire uno spaccato umano di sicuro respiro universale (allEliseo dal 24 gennaio). Altra personalità che non ha bisogno di presentazioni è quella di Gianrico Tedeschi, affabulatore vitalissimo in uno spettacolo sulla memoria programmato al Manzoni dal 3 (si veda lintervista pubblicata in questa stessa pagina). E cavalca londa del monologo anche la brava Lella Costa che, dopo il meritato successo riscosso a Milano, arriva allAmbra Jovinelli con il suo surreale (ma puntuale) Alice una meraviglia di paese, scritto insieme con Giorgio Gallione e da questi pure diretto (dal 10). Sempre al femminile si preannuncia poi il titolo ospite del Quirino a partire dal 24 gennaio: Giovanna d'Arco, libera rielaborazione della vicenda della celebre eroina francese che vede Monica Guerritore nel triplice ruolo di autrice, regista e interprete.
Nellaltra sala dellEti sarà invece di scena un classico pirandelliano come Il piacere dellonestà (repliche dal 3), affidato ad un'altra coppia di affermati e affiatati interpreti, Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, guidati qui da Lamberto Puggelli nel labirinto delle apparenze e delle ambiguità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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