da Milano
Il 2007 per Enel è stato lanno di Endesa. In tutti i sensi, perché la conquista del gruppo spagnolo ha segnato i conti preliminari presentati ieri: dal punto di vista dei ricavi e del margine operativo lordo, che nellultimo trimestre dellanno sono cresciuti grazie allacquisizione, ma anche da quello dellindebitamento che è quintuplicato rispetto a fine 2006. La crescita dei debiti non andrà a intaccare il dividendo, confermato «non inferiore» a 49 centesimi per azione (come per lesercizio 2006), di cui 20 già versati in acconto nello scorso novembre.
Con il consolidamento del 67,05% di Endesa negli ultimi tre mesi, il fatturato Enel è così cresciuto del 13,2% da 38,5 a 43,6 miliardi, lebitda da 8 a 10 miliardi (più 25%) e anche il personale (che ormai da anni vedeva numeri in calo con uninversione di tendenza solo con lacquisizione di Slovenske) è balzato da 58 a 72mila unità. Ma anche i debiti hanno avuto unaccelerazione significativa: da 11,7 a 56 miliardi, con un incremento di 44 miliardi, dovuto allOpa su Endesa e al consolidamento pro-quota dei debiti del gruppo spagnolo. Un balzo che ha provocato il downgrade da parte di alcune case di rating. «I programmi di dismissione di alcuni asset avviati con E.On nellambito di accordi sottoscritti, nonché ulteriori azioni già individuate, dovrebbero consentire una riduzione dellindebitamento già a partire dal 2008», ha però detto lamministratore delegato Fulvio Conti.
A Piazza Affari il titolo ha comunque reagito positivamente, guadagnando il 2,5%: gli analisti si attendevano, infatti, risultati inferiori a quelli comunicati ieri. Quanto ai debiti, la cessione a E.On di Endesa Europa e della spagnola Viesgo, concordata lo scorso anno nellimminenza del lancio dellOpa su Endesa, dovrebbe rendere a Enel non meno di 10 miliardi di euro (secondo indiscrezioni lad Conti punterebbe a 13), ma la riduzione del debito sarebbe inferiore: le previsioni sono per una discesa a 50 miliardi entro fine 2008, con una riduzione di sei miliardi. La differenza sarebbe utilizzata per finanziare ulteriori acquisizioni, tra cui quella di Ogk5. Senza escludere la possibilità di altri passi, sia pure di dimensioni ben inferiori a quelle di Endesa. Con tassi intorno al 5%, un debito di 50 miliardi costerà sui 2,5 miliardi annui: il solo margine operativo lordo di Endesa ammonta a 5 miliardi. Lacquisto della società spagnola dovrebbe essere quindi in grado di ripagare gli interessi e annualmente una parte del debito. Tra laltro, entro il 2012 Enel-Endesa dovrebbero realizzare risparmi da sinergie per circa un miliardo di euro.
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