Enel passa all’offensiva al via l’Opa su Endesa

L’offerta presentata insieme con Acciona. Il titolo della società spagnola sospeso in Borsa. Prezzo sopra i 39 euro

Enel passa all’offensiva al via l’Opa su Endesa

da Milano

Enel ha deciso: oggi l’amministratore delegato Fulvio Conti lancerà l’Opa su Endesa assieme ad Acciona. La Cnmv (la Consob spagnola) ha informato ieri sera che la quotazione in Borsa di Endesa è stata sospesa «in attesa di notizie» su possibili «operazioni societarie sia da parte dell’Enel in modo individuale, sia da parte dell’Enel insieme con Acciona». Indiscrezioni di fonte finanziaria confermavano ieri che l’Opa congiunta era in arrivo. L’offerta di Enel e Acciona insieme, come anticipato ieri dal Giornale, era attesa dopo la chiusura dell’Opa lanciata da E.On, che scade giovedì 29 marzo. La mossa arriva invece alla vigilia della decisione che la Cassa di Madrid dovrà prendere domani, scegliendo se conferire le azioni all’offerta di E.On o a quella dell’Enel, o rimanere azionista. Il prezzo sarà sicuramente superiore a quello proposto dai tedeschi (38,75 euro), quindi piuttosto vicino a 40 euro per azione. Va ricordato che il prezzo pagato per le azioni acquistate dall’Enel attraverso banche d’affari era di 39 euro: attualmente il gruppo italiano dispone del 24,9%, cui va sommato il 21% di Acciona (se il gruppo spagnolo non è già salito anch’esso al 24,9%, come aveva annunciato di voler fare). A questo va aggiunto il 2,9% detenuto da Sepi, controllata dal governo spagnolo. Enel e Acciona hanno quindi già in tasca la maggioranza. Lanciando l’Opa mandano un chiaro messaggio ai piccoli azionisti e al governo spagnolo: la conquista di Endesa tiene conto degli interessi di tutti. E c’è un altro aspetto: offre a E.On una via d’uscita senza perdite finanziarie.
E qui si inserisce l’ultima mossa di Wulf Bernotat, presidente e ad di E.On, che è stato martedì a Roma. Sembrava alla ricerca di un accordo che evitasse di lasciare morti sul campo. Cosa che a quanto pare non gli è riuscita, almeno dal punto di vista dell’obiettivo di conquistare Endesa. Ma che gli permette comunque di riportare i soldi a casa. Il viaggio di Bernotat ha segnalato pure che le avances ad Acciona non hanno dato frutto. Enel comunque ha negato che ci sia stato alcun contatto con il manager tedesco, che potrebbe anche aver fatto visita in qualche ministero. La notizia del viaggio romano di Bernotat fa il paio con due elementi. Primo: ieri E.On ha annunciato che potrebbe accontentarsi di una partecipazione di minoranza in Endesa, rinunciando a superare il 50%.

Secondo: le indiscrezioni pubblicate da Europa Press, secondo cui alle celebrazioni che si sono svolte a Roma per i 50 anni dell’Ue il presidente del Consiglio Romano Prodi e il cancelliere tedesco Angela Merkel hanno cercato un’intesa sul controllo di Endesa. Vista oggi, la vicenda ha il sapore di un pressing tedesco per ottenere un’apertura dell’Enel a E.On.

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