da Ekaterinburg
Una partita da 5,5 miliardi di euro, di cui 3,3 già spesi: è quella che sta giocando lEnel in Russia dopo lacquisto delle centrali di Ogk 5, lingresso nello sfruttamento dei campi di gas assieme allEni (con una joint venture al 60% Eni e 40% Enel) e nella distribuzione dellenergia con lacquisizione del 49,5% di RusEnergoSbyt. Ieri la partita è entrata nel vivo con la posa della prima pietra per il potenziamento della centrale di Ekaterinburg, nella regione degli Urali. Enel, bloccata in Italia dalle norme antitrust, negli ultimi anni sta puntando soprattutto sullestero: la Russia ha fame di energia, con una domanda che cresce del 4,5% annuo e una produzione che non riesce a tenere il passo.
Così lad del gruppo, Fulvio Conti, con Mosca ha impostato una strategia che va dallo sfruttamento dei giacimenti per il gas che serve alle centrali, alla produzione di elettricità fino alla vendita alla clientela finale. Obiettivo: arrivare entro il 2012 a un margine operativo complessivo di oltre un miliardo, contro i 160 milioni attuali della sola Ogk 5. In altri termini: in Italia non arriverà un chilowatt o un metro cubo di gas, ma arriveranno gli utili.
Ogk 5 ha oggi una potenza di circa 8.700 megawatt, che saliranno a 9.500 nei prossimi anni grazie proprio a investimenti come quello iniziato ieri: in tutto 2,2 miliardi entro il 2012. Ekaterinburg, luogo in cui è stata massacrata la famiglia dello zar durante la rivoluzione russa, è oggi una città industriale: a pochi chilometri c'è la centrale Enel-Ogk 5 che verrà potenziata da 1.200 a 1.600 megawatt entro due anni. E presto partiranno anche i lavori per la centrale a carbone di Reftinskaya, a sud di Ekaterinburg. Daltro canto i rapporti tra lEnel e le imprese russe sono complessi: Gazprom ha infatti una opzione per acquistare dallEnel entro il luglio 2009 il 20% della joint venture con lEni per lo sfruttamento del gas artico (e un altro 30% dallEni stessa). Sempre Gazprom potrà acquisire entro la stessa data circa il 20% in una centrale elettrica vicino allAdriatico, ottenendo accesso diretto al mercato italiano.
Nellincontro con la stampa, Conti ha detto di non ritenere che lattuale situazione politica internazionale danneggerà gli affari tra Mosca e lUe.
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