da Milano
Energia, la società del gruppo Cir (De Benedetti) attiva nel comparto dell'elettricità e del gas naturale, cambia nome e assume quello di Sorgenia: «Una decisione difficile dopo aver fatto tanto nell'energia, visto che in sette anni dalla nascita siamo tra i primi quattro-cinque gruppi del settore», commenta l'amministratore delegato Massimo Orlandi. Sorgenia ha archiviato il 2005 con ricavi a oltre 1,2 miliardi: «Quest'anno contiamo di superare agevolmente il miliardo e mezzo di fatturato». Si punta ad ampliare la quota di mercato portandola dall'attuale 6%, al 7-8 per cento. La strategia è quella di puntare «nel mondo del rinnovabile, della cosiddetta energia amica - spiega l'amministratore delegato - quei campi, insomma, dove i grandi gruppi hanno più difficoltà a muoversi, cercando di dimostrare la nostra vicinanza al cliente e all'ambiente».
Per finanziare la crescita il piano del gruppo punta a investimenti - sino al 2009-2010 - per 2,5 miliardi, di cui «1,8 miliardi già spesi o impegnati - continua Orlandi -: quest'anno forti investimenti si stanno concentrando nell'eolico e nel fotovoltaico. Abbiamo previsto di finanziare con 70 milioni la creazione di 15 campi fotovoltaici nel Sud d'Italia e lanno prossimo saremo la prima società in questo settore». Tra gli investimenti in corso, due centrali greenfield (ciascuna da 770 mW) a ciclo combinato, una a Termoli (Cb) in attività da poche settimane, laltra gemella a Modugno (Ba) dove i lavori sono appena iniziati.
Ma, soprattutto, si punta all'acquisto di nuovi clienti, «con un posizionamento - spiega il direttore generale commerciale, Riccardo Bani - nel mercato delle cosiddette partite Iva», una platea che vale in Italia oltre cinque milioni di potenziali utenti. «In questo senso ci stiamo già muovendo - riprende Orlandi -: da 15mila clienti con partita Iva al 31 dicembre 2005, siamo passati oggi, in meno di sette mesi, a 80mila».
Infine, l'amministratore delegato ha escluso l'accorciamento della catena di controllo che porta a Sorgenia, controllata al 79,1% da Energia Holding, a sua volta controllata al 73,4% dal gruppo Cir. Allo stato attuale non c'è neppure nessuna ipotesi di quotazione.
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