Enertad, scivolone in Borsa

Il prezzo si è avvicinato ai 3 euro dell’Opa lanciata da Alerion, che sale del 3,6%

da Milano

Seduta in calo per Enertad che ha ceduto l'1,5% a 3,15 euro dopo l'accordo raggiunto da Luigi Agarini con l'Alerion (più 3,6%) di Giuseppe Garofano (già azionista Enertad con il 17%) per cedere il 51% del capitale al prezzo di 3 euro per azione. Il prezzo è praticamente analogo a quello offerto dall'Opa di Erg (più 1%, trascinata al rialzo dal comparto oil dopo una mattinata in ribasso) che ieri ha pubblicato il prospetto dell'offerta.
Il movimento al ribasso di Enertad potrebbe essere dettato dall'uscita dei recenti flussi di speculazione, nonchè da una correzione tecnica, avvicinandosi al prezzo dell’Opa. Il mercato infatti scommetteva su una contromossa di Alerion a un prezzo più elevato. Non a caso il titolo era salito fino a 3,36 euro incamerando nell'ultimo mese il 13,5 per cento. Quanto ad Alerion, è reduce da un periodo «no» avendo perso nell'ultimo mese oltre il 3 per cento.
Alerion con l'acquisto del 51% di Enertad salirà al 68% e dovrà lanciare un'Opa obbligatoria sulla società. Secondo un comunicato emesso ieri sera, il prezzo dell'Opa di Alerion su Enertad sarà di 3,045 euro per azione.
Con la mossa della società di investimenti di Giuseppe Garofano sembrerebbe destinata a chiudersi la vicenda del controllo di Enertad, a meno che il gruppo genovese Erg non decida di rilanciare. Gli operatori di Borsa sono divisi su questo tema: secondo alcuni un rilancio è «improbabile», altri ritengono che la partita non sia ancora chiusa e che Erg invece potrebbe fare un’offerta più alta. Il gruppo genovese ha intanto completato il piano operativo per riavviare gli Impianti Nord della Raffineria Isab, fermi in seguito all'incidente del 30 aprile scorso. Il gruppo genovese è attualmente in attesa dell'ok delle commissioni tecniche preposte, previsto entro il 15 luglio prossimo.

Per quanto riguarda l'impianto di produzione di energia elettrica Isab Energy, la potenza da ieri è di circa 510 Mw rispetto alla potenza massima di riferimento (528 Mw), grazie all'impiego temporaneo di un trasformatore sostitutivo installato in seguito al guasto di aprile. La potenza di circa 510 Mw rappresenta un miglioramento di 30 Mw rispetto a quanto previsto in precedenza.

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