Milano - Comunicare è una sfida. Comunicare una realtà come Eni è una sfida entusiasmante e allo stesso tempo
estremamente impegnativa, sia per le dimensioni dell'azienda che per il tipo
di business. Le caratteristiche dei molteplici stakeholder sono molto
differenziate, con interessi e obiettivi spesso in contrasto tra loro. Eni è
presente in 70 paesi con circa 76.000 dipendenti, ed è contraddistinta da un
grande, significativo Dna che permea tutta la sua storia e che rimane alla
base dell'azienda anche per gli anni a venire.
Sfida della comunicazione L'attività dedicata al mantenimento delle relazioni con
l'esterno, che dal cuore dell'Italia gestisce e controlla tutte le attività di comunicazione nel mondo,
è strategica, fino al punto che, nel sistema di gestione aziendale,
l'attenzione a riguardo e lo sviluppo di relazioni positive con gli
stakeholder, rappresentano proprio un valore aggiunto per l'impresa, una
grandissima leva di business. Sono passati più di cinquant'anni da quando
Eni è stata fondata eppure, nonostante il tempo, è incredibile come le basi
dell'azienda voluta e costruita da Enrico Mattei siano state solide
all'epoca per rendere concreta quella che è l'Eni di oggi e i suoi risultati
di crescita.
L'opera e i principi di Mattei Mattei seppe rendere realistici dei concetti idealistici, e
seppe dare forma alla sua creatura spingendosi molto oltre quelle che
potevano essere le impostazioni di impresa, anche quelle più avanzate per
l'epoca. Certo, oggi lo scenario è cambiato, Eni è un'Azienda cresciuta
macroscopicamente nel corso del tempo e degli avvenimenti, che vanta
competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello
internazionale. Ma se questo è stato possibile, lo è stato per merito della
lungimiranza del suo fondatore, il primo ad adottare, per esempio, un
approccio collaborativo con i paesi produttori; uno stereotipo in chiave
moderna della cultura d'impresa.
Sviluppo sostenibile E' comprensibile come, nell'arco temporale
di oltre mezzo secolo, siano cambiati i soggetti, le dinamiche geopolitiche
e tutto quello che governa le interazioni, gli equilibri a ogni livello. Ma
ancora oggi, questo modello integrato pone le basi per innovativi metodi di
collaborazione con i paesi produttori, che consentono di promuovere lo
sviluppo industriale ed energetico nel rispetto dell'ambiente e della
sostenibilità del business. Questa linea strategica deriva dalla convinzione
di Eni che per operare nel settore degli idrocarburi, caratterizzato da
grandi progetti che si articolano in lunghi archi di tempo, è necessario
stringere solide alleanze con i paesi ospiti e contribuire a rispondere alle
loro specifiche esigenze, in particolare nel campo dello sviluppo economico
e sociale.Eni è attivamente impegnata nello sviluppo sostenibile.
Oil company ma non solo Eni cerca di creare eventi di comunicazione e approfondimento attraverso i media e il mondo on line in grado di raggiungere e attivare l'opinione pubblica e gli stakeholders, al fine mantenere un'interazione continua con le aree dell'azienda coinvolte nei contenuti e obiettivi strategici della comunicazione. Un'attività che si traduce in un vasto ventaglio di eventi che si addentrano nel campo della cultura e dell'editoria.
Attività culturali Eni di recente ha portato a Milano La conversione di Saulo di Caravaggio per renderla visibile a tutti i milanesi per un mese, da novembre a dicembre. La sede dell’esposizione è Palazzo Marino.
L’arte per eccellenza, alla portata di tutti in una sede istituzionale, non generalmente aperta al pubblico per le esposizioni. Un messaggio di attenzione al territorio, di sostenibilità, a sancire una relazione di Eni con il territorio e l’attenzione verso le persone per un valore aldilà del business, la cultura.
Editoria e confronto su energia Eni comunica il know how nel settore energia attraverso la realizzazione di un periodico (Oil tabloid) dedicato agli aggiornamenti del settore. In particolare l’intento è quello di riabilitare il petrolio agli occhi di chi lo percepisce negativamente attraverso una comunicazione che ne sottolinea la valenza positiva. Eni, attraverso la sua nuova rivista, assume un ruolo centrale, più responsabile, di approvvigionamento scientifico e di grande divulgazione delle problematiche energetiche e lo fa usando un linguaggio efficace ma semplice al tempo stesso. Lo scopo è creare un momento di confronto, di analisi, di dibattito su temi di energia, geopolitica, economia e finanza, riguardanti i Paesi protagonisti dello scenario energetico internazionale. Una porta aperta sul mondo dell'energia.
Altro fine è quello di accrescere le conoscenze energetiche di istituzioni, media, analisti, stakeholder, partner e grande pubblico attraverso articoli redatti da esperti nazionali e internazionali e stimolare il dibattito su temi strategici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.