Battlefield contro Call of Duty: la nuova guerra è già cominciata: 10 cose da sapere prima di sparare

Nel 2016 Call of Duty era nel pieno della fase futuristica, tra jetpack e doppi salti che la community non ha mai amato davvero. Poi arrivò Battlefield 1 e fece l’opposto: riportò tutti nelle trincee della Prima guerra mondiale e conquistò i giocatori proprio grazie a quel ritorno al realismo

Battlefield contro Call of Duty: la nuova guerra è già cominciata: 10 cose da sapere prima di sparare

Nel 2016 ci fu un ribaltone inatteso (no, non sto parlando di politica): Call of Duty era nel pieno della fase futuristica, tra jetpack e doppi salti che la community non ha mai amato davvero (e neppure io). Arrivò Battlefield 1 e fece l’opposto: riportò tutti nelle trincee della Prima guerra mondiale e conquistò i giocatori proprio grazie a quel ritorno al realismo. “Boots on the ground” era la parola d’ordine e sembrò un gesto reazionario, e funzionò: molti giocatori di COD migrarono verso il videogioco di DICE, stufi di fluttuare come astronauti con l’M16. Oggi la storia si ripete, ma come? Battlefield 6 uscirà il 10 ottobre e è già un successo annunciato (forse), mentre Black Ops 7 rischia l’autogol (forse): Treyarch (lo studio di sviluppo di Black Ops, controllato dall’Activision), a giudicare dai trailer, introduce di nuovo movimenti sospetti, salti e acrobazie futuristiche (suscitando diversi dubbi: solo nella campagna? Ci saranno anche nel multiplayer? E in Warzone?). Intanto i “Battlefieldiani” storici sono già preoccupati: temono che le lobby vengano invase da giocatori di COD che corrono, sparano e non rèssano (cioè non rianimano) mai nessuno (anche quando il compagno è a un metro che agonizza per terra) e per loro questa cosa è inconcepibile. Il giocatore di COD viene visto come egoista e individualista (non è sempre vero, spesso sì).

Ecco dieci punti per capire che mi sono appuntato per la nuova guerra degli FPS:

1. L’hype di Battlefield 6 è enorme: un sondaggio globale lo dà quattro volte più atteso di Black Ops 7 (però è un déjà-vu 2016, e COD, dopo, la spuntò lo stesso con WWII).

2. La beta ha toccato il record di 521.079 giocatori simultanei su Steam, superando il massimo storico di Call of Duty (491.670). Un sorpasso “simbolico” (tenendo sempre presente che la beta di Battlefield non si è scontrata ancora con la beta di Black Ops 7).
3. COD è accusato di vivere la “slop era”: tipo le skin cartoon e improbabili che non piacciono a gran parte della comunity. Io, che ho 54 anni (e quando uscirà Black Ops 7 ne avrò 55), quelle skin le adoro (una delle mie preferite è Ballerina, scendo in battaglia con la skin di una ragazza in abito lungo da sera pieno di strass). Mi diverte l’anarchia cromatica e l’anarchia estetica in generale, mentre i trentenni sbraitano “non siamo bambini!”. Ah no? Siete ancora troppo giovani per sentirvi bambini. A me fa ridere leggere “COD sembra Fortnite”: sarà perché a Fortnite non sono mai riuscito a giocare (eppure ne sono sempre stato attratto), contro ragazzini che oltre a sparare costruivano fortini e barricate a velocità supersoniche (tant’è che presto diventò una “build battle”). Insomma, se in COD mi mettono Beavis & Butt- Head, American Dad o le Tartarughe Ninja, io mi diverto come un matto.

4. In Battlefield l’allarme riguarda il movimento: i giocatori non vogliono lo stile COD fatto di slide e super salti, e DICE ha già nerfato queste meccaniche, resta più che altro la paura di lobby infestate da arcade players incapaci di fare squadra.

5. Battlefield 6 punta tutto sul realismo: ambienti distruttibili, tattica, mappe ampie, carri armati, mezzi aerei, e soprattutto senza cheater (almeno così sembra), cosa che Activision non è mai riuscita a eliminare, anzi più annunciano nuovi anti- cheat più aumentano i cheater (per la gioia del maestro jedi Ilya Kyborg, l’incubo dei cheaters che streammano: li becca, lo sputtana, ci guadagna, e riesce pure a farli bannare).

6. Il trailer di Black Ops 7 ha raccolto milioni di visualizzazioni, sebbene su Reddit molti sottolineino che sono più “view da pubblicità intrusiva” che vero entusiasmo (vedremo, per ora è tutto da giocare per capire).
7. Intanto la guerra delle community è già feroce: c’è chi dice che il trailer di BO7 lo ha convinto a pre-ordinare Battlefield e viceversa, perché COD resta COD.

8. I fan più tetragoni di COD resistono: “il gameplay rimane più fluido e competitivo”. È vero, però con i problemi tecnici che sta attraversando ultimamente Activision, gli scontenti per i bug e l’invasione di cheater non saprei. Se poi dovessero aggiungere i jet-pack e troppi aggeggi futuristici si danno la zappa, o meglio la baionetta sui piedi (però non sembra, al contrario di quanto invece sembri dal trailer).

9. Anche i fan di Battlefield restano cauti: Battlefield 1, pur amatissimo, non superò mai le vendite di COD. Ancora: hype non significa successo commercialem, senza contare che tra l’uscita di Battlefield e quella di COD passerà un mese, e potrebbe essere una strategia di Activision: i giocatori di COD che sono passati a Battlefield faranno in tempo a stufarsi e tornare al nuovo COD.
10. L’osservazione più rancorosa che ho trovato su Reddit: “l’hype per Battlefield 6 nasce più dal rancore verso COD che dall’amore per Battlefield” (un po’ come quando voti un leader o un partito politico non perché ti piace ma per far dispetto all’avversario). In sintesi dal prossimo mese ci saranno due fronti aperti: battlefieldiani contro callofdutyani. I primi soprattutto non vogliono l’invasione dei secondi, che non ti rianimano mai, che non conquistano le bandiere, che pensano solo alle kill, che pensano solo a se stessi e al proprio rateo (rapporto uccisioni/morti). In questo, da callofdutyano, confesso, hanno ragione. Tuttavia più ve ne lamentate più suona come un invito a venire a rompervi le granate nel paniere, bro.

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