Cronaca locale

Enti inutili e consulenze, la Moratti ci dà un taglio

La scure si abbatte subito su Cimep (il Consorzio per l’edilizia popolare) e Pim (Centro studi sull’area metropolitana) ma sono già state cancellate alcune missioni degli assessori. E i protocolli su Expo si firmeranno solo a Palazzo Marino

Enti inutili e consulenze, 
la Moratti ci dà un taglio

Un taglio agli enti inutili, a consulenze, missioni. «Diamo un’asciugata» traduce il sindaco intervistata ieri da Paolo Liguori sul sito Tgcom.it. Già la scorsa settimana aveva annunciato tempi di austerity a Palazzo Marino, inviando a Shanghai per la settimana milanese all’ Expo cinese solo l’assessore al Turismo Massimiliano Orsatti, e avvertendo che i viaggi istituzionali passeranno d’ora in poi sotto la lente. «Darò il buon esempio» garantisce. Tant’è, anche ieri Letizia Moratti e l’ad della società Expo hanno firmato nella Sala dell’orologio di Palazzo Marino l’ennesimo protocollo d’intesa con una città italiana, questa volta Lodi. L’ultimo della serie, appunto, siglato in città invece che in trasferta come capitava fino a qualche mese fa. E in una delle ultime sedute di giunta quando è finito al voto un contributo di 15mila euro a un ente partecipato dal Comune, la Moratti ha imposto l’alt alla delibera. E un approfondimento da parte del direttore generale del Comune, Giuseppe Sala. «Gli ho inviato una lettera pochi giorni fa per avere l’elenco di tutti gli enti a cui partecipiamo - riferisce il sindaco -. Diamo un taglio a quelli non strategici». Leggi: inutili.
Sono novanta le partecipazioni del Comune, tra società (venti), fondazioni (sono quaranta), enti socio-sanitari e di vario genere (trenta) a cui versa contributi. Per ottanta, nomina complessivamente 240 amministratori. Una «fortezza» per i partiti. Che solleva a ripetizione polemiche sugli stipendi d’oro, anche se ancora ieri la Moratti ha ribadito che «un consigliere comunale guadagna poco più di mille euro, molto meno di uno regionale anche se l’impegno in certi casi è anche maggiore». Come dire: una carica in un ente o una fondazione può aiutare ad arrotondare il compenso.
Già nel 2002 ci aveva provato l’ex sindaco Gabriele Albertini a mettere mano agli enti inutili. Nel mirino dovrebbero finire subito il Pim, centro studi per la programmazione intercomunale dell’area comunale che costa alle casse comunali oltre 310mila euro l’anno per consulenze sul piano regolatore che con il nuovo Pgt dovrebbero diventare superflue. Anche se il vicepresidente (e consigliere comunale del Pdl) Alberto Garocchio ne difende l’utilità. Per l’ultima volta dovrebbe aver preso un contributo da 426mila euro anche il Cimep (Consorzio intercomunale milanese per l’edilizia popolare) visto che dovrebbe morire entro maggio 2011, con o senza il taglio della Moratti. Verso la parola fine l’Isap (Istituto per la scienza dell’amministrazione pubblica) e il Capac (Centro di perfezionamento addetti al commercio). Ma nell’elenco degli enti o fondazioni a cui Milano dà il proprio contributo ci sono ad esempio la Fondazione Movimento di Corrente, la Fondazione Massone che ha sede a Recco, in provincia di Genova, il Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia-Russia, la Fondazione Scuola per la formazione professionale di dirigenti e quadri e funzionari degli enti locali e delle loro partecipate, o ancora la Fondazione Biblioteca di informazione e cultura (anche se il destino della Beic è incerto). «Ho già chiesto al mio capo di gabinetto - ha aggiunto il sindaco - di tagliare consulenze, viaggi e missioni: darò io per prima l’esempio». Anche se proprio di recente ha sollevato polemiche anche dal Pdl l’arruolamento di Alain Elkann tra i comunicatori del sindaco. Fa presente invece che dal suo arrivo sono passate da 22 milioni a tre le spese per consulenze, anche i call center da 16 sono stati accorpati ad una sola sede. «Nessun taglio a servizi alla persona e sicurezza», garantisce.


E ieri una brutta tegola è caduta sul Comune: la crisi finanziaria europea avrebbe alzato il debito sui derivati oltre quota 300 milioni, per l’esattezza a 303,6 milioni dai 231 milioni di maggio 2009.

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